Intervista al presidente del Cus Torino e Piemonte Riccardo D'Elicio
Se ci fosse bisogno di un «testimonial» per confermare la fondatezza del motto che recita «lo sport fa bene allasalute e fa star bene», Riccardo D’Elicio, 61 anni portati splendidamente, sarebbe (è) l’uomo giusto al posto giusto.
Il presidente del Cus Torino e Piemonte (il mitico Centro universitario sportivo che conta 60 mila associati e tremila atleti agonisti), carica che ha ereditato nel 2000 da un «certo» Primo Nebiolo (che era nato tra l’altro a Scurzolengo e fu il «patron» mondiale dell’atletica) è ora coinvolto a pieno regime nel «progetto benessere» di Astiss, l’università astigiana.
D’Elicio, una svolta quasi epocale. Il Cus da Torino si espande e Asti diventa un polo a tutti gli effetto dello sport universitario..
«In realtà eravamo già presenti nell’Astigiano, con una sorta di piccola enclave: la polisportiva Mezzaluna, un bell’esempio di sport applicato al territorio. E senza dimenticare la vicinanza di tanti dirigenti dello sport astigiano, come Beppe Colasuonno, nume tutelare della Vittorio Alfieri di atletica. Ora, certo, l’impegno si fa più importante, ma questo grazie alla crescita esponenziale del Suism (Scienze motorie) di Asti, diventato ormai un secondo polo piemontese di questa facoltà. ».
Il presidente di Astiss, Michele Maggiora, ha detto di voler puntare molto sul discorso «sport, salute, benessere».
«Il presidente Maggiora è un personaggio straordinario, che da farmacista e da dirigente profondamente calato nel tessuto socio-economico astigiano, ha subito intuito per primo le grandi potenzialità di questo progetto allargato alle istituzioni».
Lei si è formato come docente al «Suism». Non crede che ad Asti si possano formare i futuri «maestri di sport» anche come riferimento per le discipline tradizionali, tamburello e pallapugno?
«Questo può essere uno dei futuri possibili indirizzi del corso di studi, proprio per dare un imprinting ancora più tradizionale tra le tante materie di studio del nostro corso di laurea. Ma poi, vorrei aggiungere...»
Dica...
«Sarà importante formare proprio i futuri dirigenti dello sport. Troppo spesso si pensa al Suism come a una facoltà che prepara solo i futuri tecnici, dimenticando che da noi si possono formare i manager e le future guide del movimento sportivo nel suo complesso. Ecco perchè qui ad Asti sta nascendo uno straordinario progetto che può diventare un esempio per tutto il movimento sportivo nazionale, E noi del Cus saremo con e a fianco di Astiss».