
Agli amici "tamburellisti pazzi" il "nostro" Franco Binello si sbilancia ampliando gli orizzonti
in copertina dall'archivio di Aldo Marello l'abbraccio tra Luciano Zerbini e Cerot
Sono belle e intriganti queste classificazioni “virtuali” dei giocatori più “completi” di ogni tempo. Un giochino stimolante in attesa di tornare a rivedere i campioni sul campo… e non solo virtualmente. E noto che tanti commenti hanno un (ovvio) limite anagrafico dovuto all’età (relativamente giovane) di chi partecipa al “gioco”. Se vale la regola di chi diede e dà spettacolo a “libero” e a “muro” la rosa dei papabili si restringe di parecchio. Ma ci sono alcuni fenomeni che meritano un posto di diritto nella hall of fame del tamburello di ogni tempo (con un elenco non ponderato e molto… “a memoria”… di alcuni di loro…..). Chiedo scusa di quelli che ho dimenticato….. .. e chiedo scusa a tutti per l’intrusione… Ringrazio gli amministratori del sito per l’ospitalità, il grande lavoro che stanno facendo per la promozione degli sferisteri insieme al “Tambass” di Luigi Musso e mando un caro saluto a tutti gli appassionati.
Marino Marzocchi detto “Mara”
Tore Biasi
Aldo Cerot Marello
L’indimenticabile Perina
Renzo Tommasi
Luigi Pagani
Beppe Bonanate (il più stiloso ed elegante che abbia mai visto: con Ermanno Besso che però non arrivò al suo livello)
I “cugini” di Chiusano, Andrea Petroselli e Riccardo Dellavalle
Manuel Beltrami
Samuel Valle
Alessio Monzeglio (il più completo dei completi, avendo vinto ovunque anche nel balòn)
I terzini: Ballarini (Belladelli Quaderni), Aldo Calosso “Canunet”, Renzo Artuffo, Piero De Luca, Giorgio Cavagna
Il più potente: Franco Capusso
Il più acrobatico: Roberto Malpetti
Il colpo più terrificante: Piero Chiesa (nella grande Ovada) e (anche se meno ricordato e vincente) il discobolo-pesista Zerbini …E ora i fratelli Festi….Manuel il mezzovolo e Luca il fondocampista più spettacolare d’Italia
I battitori “lunari”: il mitico bresciano Ongaro, il castell’alferese Pentore, i portacomaresi Gianni Gambaruto (usava una gamba sola, ma in battuta era unico) e Celeste Ponzone
I palleggiatori inarrivabili: Angelo Uva e Walter Marcazzan
Lo straniero: Yohan Pierron
I più simpatici: Elio Prette e Luciano Trerè
Nel muro (e non solo):
Carlin Verrua, il mancino di Portacomaro, Emilio Medesani (“il re” di tutti i tempi), Vittorio Fracchia (“il re moderno”), Silvano Aceto, un altro grande grazzanese, Giancarlo Marostica (l’ingegnere-airone che a “muro” fece cose mai viste prima), Fulvio Natta (personaggio unico, inimitabile nella capacità di trascinare la folla, a favore o contro) e tra i terzini, oltre ai già citati De Luca e Cavagna anche Piero Monti, grazzanese, già sindaco e ora primo tifoso dei campioni.
Chi ricordo: il mancino Carlin Verrua e la mia Portacomaro dei tanti campioni, Giuseppe “Pinot” Ferrero, Adriano Fracchia, Angelo Ferrando, Pippo Montresor, Beppe Tirone, Alberto Fassio e Renatino Gerbo, che morì in un drammatico, tremendo incidente d’auto in una maledetta Pasquetta di metà anni ’80….
Le squadre del cuore: il Belladelli Quaderni, il Fiat Torino di Mara, il Murisengo del “Moro” Eroso, il Murisengo di Malpetti, il Castell’Alfero, i Salvi, il Viarigi di tanti assi e dei fratelli Basso, i Castelferro e i Callianetto, il Montemagno di Marostica e i tantissimi Grazzano, il Grana che dominò a muro nel quadriennio 1980-83.
La squadra apparizione e il rimpianto: l’Ovada 1979 con Marello, Capusso, Bonanate, Chiesa, Scattolin. Cantò (alla grande) per una sola stagione vincendo uno scudetto memorabile davanti a migliaia di tifosi ma poteva dominare per anni…
W il tamburello….e anche il balòn