Un ricordo di Cerot campione di tambass

in foto il ritrovo a Cerrina

«Quando uscirò di scena non lo so, sarà la scena a decidere. È stata lei a scegliermi». Parole di Aldo Marello per tutti Cerot. Ci ha lasciati a 76 anni nella sua casa di Revigliasco d’Asti dove sono archiviati trofei, cimeli, libri, dischi, articoli a testimonianza di una vita vissuta intensamente, da protagonista esuberante ed istrionico senza perdersi niente ma ricambiato dall’affetto di tanti amici che hanno condiviso un pezzo di cammino con lui il Maradona del tamburello come lo ribattezzò la Gazzetta dello Sport (4 scudetti a libero Castell’Alfero 1970 e 1972, Viarigi 1974, Ovada 1979 e 2 a muro di nuovo a Castell’Alfero 2005-6), l’incontro con Pino Morino  gli apre un mondo la pallapugno assieme a mille altre passioni come la letteratura e la musica unendo idealmente il Monferrato e gli States.

Un atleta, un uomo che ha onorato il tamburello, una bandiera per la sua promozione, un artista impareggiabile con più di 300 concerti con la Super Cerot band così lo ricorda il presidentissimo Emilio Crosato. Per Carlo Cerrato con lui si chiude una stagione, finisce un'epopea degli sferisteri, memoria residua di un mondo che non c’è più. È stato per sessant'anni protagonista sulle piazze, dove il gioco del tambass è incontro prima che sport. Campione e musicista, grande affabulatore, autentico cantore di un modo di vivere il gioco, la festa, l'incontro con gli altri e di un'idea del vivere l'amicizia che suscita nostalgia.

Aveva un legame speciale con la Valcerrina ed i suoi dirigenti e tifosi per citarne uno Paolo Marca che lo adorava negli anni 70 rimanendo amico per tutta la vita. Pier Carlo Cavallo lo volle a giocare a Gabiano in serie D nel 2010, per il presidente Mario Richetta furono momenti impagabili oltre all’aspetto agonistico una splendida cornice di terzi tempi e di dialoghi su tutto lo scibile.

Fu proprio a Cerrina Valle l’ultima uscita pubblica con un pranzo per rivedere i compagni di una vita Angelo Uva e Luigi Casalone,  per ricordare gli amici andati avanti ed immergersi nei ricordi di memorabili personaggi nelle loro storie di collina. Rimarrà nel cuore di tanti per sempre ed a noi tocca conservarne la memoria, presto uscirà un docufilm incentrato sullo scudetto del Viarigi di mezzo secolo fa in Cerot è tra i protagonisti principali.

 

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