A Cremolino si spera nella ripresa

A Cremolino si spera nella ripresa

in foto Mauro Bavazzano, Direttore Tecnico del Cremolino

“E’ evidente che di fronte agli enormi problemi che investono il Paese, quello relativo al tamburello potrebbe essere ben poca cosa, però è triste vedere i campi da gioco deserti”. Ad affermare ciò Mauro Bavazzano, Direttore Tecnico del Cremolino, unica formazione piemontese ad essere iscritta al massimo campionato nazionale. “In questo periodo saremmo stati in piena attività dal momento in cui il via del torneo era stato programmato per lo scorso 22 marzo. Ma quello che maggiormente preoccupa - prosegue Bavazzano -  è che non si può sapere come potrà essere gestito il futuro agonistico. Al momento ci si attiene scrupolosamente alle direttive che impediscono qualsiasi attività fino al prossimo 3 maggio, poi vedremo le nuove disposizioni. Personalmente non sono molto fiducioso, anche perché, e speriamo che così possa essere, se venisse dato il via libera alla ripresa, seppur controllata, dell’attività, non credo proprio che si possa partire subito con l’inizio del campionato. In primo luogo perché i giocatori non hanno più avuto modo di allenarsi e tornare a giocare dopo due mesi di stop, tanto più dopo una già lunga sosta invernale, inoltre è inutile nascondere che una certa prudenza, se non proprio paura, entrerà a far parte della mentalità di ognuno di noi. Certamente questo è un aspetto più generale, ma è evidente che la necessaria distanza di sicurezza non gioverà nei rapporti interpersonali e ancor meno nello sport. Resta il fatto che la voglia di riprendere è insita in tutti noi, in particolare i giocatori con i quali ho continui contatti telefonici”.

E proprio sul versante giocatori qualche problema potrà nascere sulla possibilità da parte della società di mantenere gli accordi economici stipulati ad inizio stagione.

“Nei giorni passati la possibile riduzione degli stipendi dei calciatori ha fatto molto parlare, ma lo stesso problema investe tutte le discipline sportive, tamburello compreso – dichiara Luigi Gollo, Vice Presidente del Cremolino – anche se per quanto ci riguarda non abbiamo ancora affrontato il tema tra le parti interessate. Unica cosa certa è che non abbiamo più la collaborazione di moltissimi sponsor e, quindi, far fronte alle spese sarà ancora più complicato. Tuttavia credo che non sarà difficile trovare una mediazione come sempre avviene tra persone per bene”.

In merito a cosa succederà in futuro, Gollo immagina possibile prendere in considerazione l’eventuale suddivisione del torneo in due gironi, riducendo così il numero degli incontri, con una finale tra le vincenti dei gironi medesimi. Una eventualità che di sicuro è allo studio da parte dei massimi dirigenti federali.

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