Samuel Valle: Vignale è la scelta giusta

SAMUEL VALLE: VIGNALE E’ LA SCELTA GIUSTA
Samuel Valle nell'ingresso in campo imbandierato e con Roberto Carni (foto di Sergio Miglietta)
Samuel Valle classe 1985 legatissimo alla sua Chiusano di cui è presidente della Pro loco era il giocatore più atteso tra i bastioni in questa stagione. In un paese in cui tutti giocano a tambass compreso il papà Gino e la sorella Sally viene tutto naturale. Un po’ meno la scelta di passare al muro pur in un campo tecnico come Vignale. Ha prevalso la necessità di nuovi stimoli, la voglia di rimettersi in gioco in un contesto affascinante ma insidioso dove parte favorito pur da novizio. Decisiva anche la vicinanza a casa per approfondire il legame già ben avviato col Monferrato dopo 6 stagioni da viaggiatore in squadre mantovane o veronesi. Migliaia di kilometri nelle autostrade padane tra autogrill e le situazioni climatiche più disparate dalle intemperie alle  struggenti albe e tramonti il tutto sempre condito dal sorriso e tanta professionalità. Le soddisfazioni non sono mancate nell’ultimo periodo open a cominciare dai due anni a Medole (2014-15) con i maestri e compaesani Riccardo Dellavalle e Andrea Petroselli, poi l’unico astigiano nel biennio di Solferino. Annata d’oro il 2018 a Cavaion con la conquista della Coppa Italia e del quarto scudetto in compagnia dei ritrovati Yohan Pierron, Giorgio Cavagna e Stefano Previtali più Federico Merighi diretti da Stefania Mogliotti. Il successo arrivò al termine di un lottatissimo spreggio col Castellaro durato 6 ore chiuso proprio da un suo colpo in controbalzo  da mancino. Nel 2019 torna a Solferino con Manuel Beltrami e Davide Gozzelino per chiudere la parabola a campo libero cominciata con i successi giovanili di Chiusano, Monale e Montechiaro. Il primo successo senior a Chiusano nel 2001  col titolo provinciale di serie D. Il grande salto in serie B a Castell’Alfero dove pur partendo come terzino un tale Emilio Medesani ne intravede le doti da centrale cedendogli il posto. Nel 2004 l’esordio in serie A poi il ritorno a Chiusano per un biennio in cadetteria dove arriva con Bonando e Pierron la Coppa Italia e la notorietà. Con il francese assapora il tamburello di vertice nel biennio a Cremolino prima del colpo di scena di approdare nel dram team Callianetto al posto di Dellavalle e Petroselli per ì’ennesima scommessa vinta di Alberto Fassio.  A Callianetto Valle in 3 stagioni vince 3 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe e 3 Coppe Europa. Compagni fissi del mezzovolo oltre il francese, Beltrami, Cavagna e Previtali  A seguire due  stagioni al Carpeneto (2012 e 2013) con Botteon e Merlone senza aggiungere titoli in bacheca.
Tornando all’attualità prima di tutto “E’ spiaciuto molto non poter giocare una stagione completa e normale in questo 2020 visto che con la squadra ci eravamo preparati nel modo migliore già a partire da ottobre 2019 con ore ed ore sul campo per ricucire quel gap di inesperienza a muro. Le condizioni sanitarie non l'hanno permesso ma in ogni caso abbiamo sfruttato ogni piccolo spiraglio possibile per poterci allenare e divertire sul campo nei mesi di incertezza. Un grazie va di certo alla società del Vignale che si è impegnata tantissimo per rendere possibili quei tornei nei quali abbiamo potuto ritrovare un po' di normalità e perché no a dare vita a qualche bella partita "vera". Come società hanno saputo prendere in mano l'organizzazione di qualche evento e metterlo a disposizione degli appassionati a cui mancava davvero il tamburello”. Inoltre “Mi hanno dimostrato di essere veri appassionati trovando la conferma che Vignale sia stata la scelta giusta: gente affiatata, società che ama il tamburello e compagni sempre pronti a dare il massimo e darmi quei consigli che possono servire quando riusciremo a giocarci qualche trofeo. In chiusura uno sguardo al futuro: “La cosa più complessa ora è ritrovare le motivazioni per prepararsi un altro inverno senza sapere cosa ne sarà del tamburello del 2021 come già per il 2020. Speriamo davvero si possa tornare a sfidarsi in campionato e coppe, sia per noi atleti  e sia per queste società che fanno delle piazze e della gente il succo della vita del tamburello a muro”.

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