Intervista a Nicola Merlo

In provincia di Trento il tamburello è uno sport molto seguito e amato.

Negli ultimi tempi in Trentino si sono svolte numerose manifestazioni nazionali ed internazionali. Una società molto attiva è quella del Mezzolombardo che anni fa (2010) nella massima serie ha disputato campionati di altissimo livello, diventando vice campione d’Italia e conquistando la Coppa Italia. Abbiamo fatto alcune considerazioni con il suo presidente Nicola Merlo che ricopre anche il ruolo di membro della commissione tecnica federale e quello di segretario del comitato provinciale di Trento presieduto da Monica Morandini.

Com'è composta la società del Mezzolombardo, dalle serie maggiori al settore giovanile?

Nella Stagione 2015 partecipiamo con le nostre squadre ai Campionati Nazionali di Serie B sia in campo maschile sia in campo femminile, esattamente come accaduto nella scorsa stagione, quando con entrambe le squadre ci siamo fermati alle semifinali per il titolo italiano di categoria. A livello provinciale, abbiamo una Serie D, composta da ragazzi del paese e comuni vicini, una squadra nella categoria esordienti ed una nei pulcini alle quali speriamo di poter avvicinare un sempre maggior numero di ragazzini.

Come procede l'attività di reclutamento dei giovani giocatori?

Purtroppo, in una cittadina come Mezzolombardo, dove sono presenti molte attivitá sportive per i giovani, risulta a volte davvero difficile riuscire a reclutare nuove leve. Negli ultimi anni le cose sono migliorate. Stiamo riuscendo in quest´opera grazie ad un progetto con la scuola elementare e il comune, il quale ci permette di entrare direttamente nelle classi a presentare la nostra attività. È uno sport che fa divertire i ragazzini, una volta conosciuto e quindi risulta fondamentale la fase di promozione.

Da due anni sei presidente della società, dopo le dimissioni di Guido Bert, “presidente storico”. Qual'è il bilancio di questi due anni?

Dopo i grandi successi ottenuti nel 2010 grazie alla famiglia Bert, purtroppo, la realtá del tamburello a Mezzolombardo si stava perdendo in se stessa a causa della crisi generale e di quella che, come succede in molti casi, puó essere definita la fine di un ciclo. Sono nato e cresciuto in questo ambiente, amo questo sport e le sfide personali, sarebbe stato un fallimento per tutti veder sparire un pezzo di storia della nostra borgata e per questo motivo, a seguito della retrocessione dalla massima serie e dunque in una realtá piú "facile", dal 2014 con un rinnovato direttivo mi sonno accollato questo onere/onore. Di questa esperienza fino ad oggi posso fare un bilancio positivo. Siamo riusciti a riportare a casa giocatori come Stefano Ioris e Diego Eccher nella B maschile. Nella femminile abbiamo unito alcune ragazze di esperienza per aiutare le nostre giovani atlete nella B femminile a crescere. Abbiamo aumentato il numero dei giovani atleti e creato un gruppo di persone che durante la settimana è presente al campo per assistere le squadre anche solo agli allenamenti per non parlare del pubblico presente alle partite. In poche parole, con l’aiuto di tutti i collaboratori, abbiamo creato quella che si puó definire una grande famiglia.

Nell'ultimo anno è nata una collaborazione con le società del Faedo e del Nave San Rocco? Racconta un po' come è nata e come sta procedendo? Con queste due società in estate si è organizzato il primo campionato europeo, come giudichi l'esperienza?

La crisi generale presente sul nostro territorio ha colpito ogni ambiente, da quello lavorativo a quello sportivo, quindi l´unico modo per affrontarlo e superarlo credo sia quello di collaborare ed aiutarsi a vicenda il piú possibile, cosí é nata questa collaborazione fra le tre società presenti nella Piana Rotaliana che ci ha portato nel 2014 ad organizzare il 1° Campionato Europeo Open per Nazionali, la Coppa Europa per squadre di Club ed inoltre, forse la cosa di cui andiamo piú fieri, il 1° Campus Intercomunale di Palla Tamburello che abbiamo definito Tamburelliadi. In quest’occasione, siamo riusciti a coinvolgere circa 40 ragazzi per un´intera settimana ed il risultato é stato evidente con l´iscrizione in questa stagione di un maggior numero di ragazzi e squadre delle piccole categorie. Questo progetto sará riproposto anche quest´estate nella speranza di poter migliorare sempre piú anche noi stessi.

Per il secondo anno consecutivo la Federazione organizzerà le finali play off nuovamente a Noarna e le finali nazionali giovanili ancora a Tuenno? Da segretario del comitato provinciale di Trento, come giudichi questa fiducia da parte della Federazione nazionale?

In qualitá di segretario del Comitato di Trento, non posso fare altro che essere orgoglioso delle nostre società per tutto il lavoro di volontariato che ogni anno mettono a disposizione. Ringrazio di cuore la Federazione per aver ancora una volta creduto in noi. Sono sicuro che tutti i campi coinvolti per queste due manifestazioni saranno ancora una volta all´altezza della situazione e non deluderanno le aspettative. Allo stesso tempo credo ci sia peró anche da tenere in considerazione il rovescio della medaglia, se volessimo essere pignoli, ossia il fatto che i nostri giovani atleti, ormai da 3 anni non vivono quella che io personalmente valuto un´esperienza formativa fondamentale di andare a giocare in altre realtá, allonatanarsi da casa per alcuni giorni e vivere in un ambiente diverso dal solito. Capisco peró che la fortuna del Trentino di avere una macchina organizzativa cosí importante, supportata anche da contributi di importanza basilare, non sia cosí scontata in altre Province-Regioni. ​

Campionato di serie B, il girone di andata è quasi finito e il Mezzolombardo maschile fino ad oggi ha sempre vinto, il ritorno in serie A è un traguardo alla portata della tua squadra?

Come si suol dire "la strada é ancora lunga". É vero che rimaniamo l’unica squadra di serie B imbattuta, ma c´é tutto il girone di ritorno da giocare e alla fine ci sono comunque i play-off da affrontare. Per esperienza, sappiamo che é in quelle occasioni che non si deve o non si puó sbagliare. Non posso certamente nascondermi sul fatto che possiamo considerarci tra le 4/5 squadre favorite, ma come ripeto sempre a tutti i miei compagni, l´unico obiettivo dichiarato da parte della Societá é quello di fare il meglio possibile e poi prenderemo per buono ció che viene. Siamo consci del fatto che il salto di categoria riporterebbe Mezzolombardo e il suo magnifico sferisterio laddove gli compete, ma allo stesso tempo, che il tutto sarebbe piú "difficile".

Progetto Tamburello nelle scuole all'Istituto tecnico "Andrea Pozzo" di Trento

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