Spasmodica attesa per la serata clou della pallapugno a Santo Stefano Belbo dove il beniamino di casa Corino riceveva il numero della classifica Massimo Vacchetto.
Formazioni in campo con motivazioni diverse a causa della sconfitta incredibile di Corino contro la Monticellese di Dutto e la vittoria indiscutibile di Massimo contro Levratto. Pubblico delle grandi occasioni sugli spalti dell"Augusto Manzo" proveniente da ogni parte del Nord-Italia per godersi una tra le sfide delle sfide. La serata, purtroppo, regalerà pochi squarci di bel gioco a fronte di errori banali e falli non giustificabili vista la presenza dei giocatori in campo. Parte male Vacchetto che subisce le battute e le giocate di un concentratissimo Corino, bel coadiuvato dai compagni, lontani parenti dagli svagati della sfida precedente. Tutt'altra musica sul lato opposto condizionata dai falli "al largo" di Massimo che sembra non gradire, da sempre, lo sferisterio "augustiano". 3 0 per Corino che diventano 3 -2 e poi 4 -2 ed al riposo 6 - 4. Discussioni su quanto potrà succedere nel secondo tempo: chi punta e crede nel ritorno di Vacchetto, chi nella tenuta di Corino, anche perchè la serata fresca e leggermente ventilata sembra più consona al capitano dei locali. Inizio roboante degli ospiti che in un attimo catturano il 6 a 5 e sembrano pronti al gran sorpasso. Invece succede che Corino non si disunisce, i suoi fermano ogni pallone con giocate da sogno e Massimo continua a sbagliare il non sbagliabile. Praticamente la partita finisce lì, con il pubblico spazientito che si diverte solo ad applaudire e sottolineare le "bufale" degli ospiti, sino a domandarsi come farebbe Ezio Greggio "..ma è lui o non è lui?" o meglio"...ma sono loro o non sono loro?", frase rivolta a tutte le due formazioni, letteralmente trasformate pochi giorni dopo le precedenti prestazioni. Certo il pubblico si aspettava qualcosa di più, qualche scambio ( non più di quattro o cinque in tutta la serata), qualche "intra" e meno disattenzioni sopratutto da parte ospite. Soddisfazione nel clan-Cocino per la vittoria ma qualche risentimento per la pochezza della gara che doveva rappresentare un defilè di spettacolo e purtroppo non ha mai oltrepassato i limiti di una commedia per guitti di bassa categoria. Vincere e bello e perdere è choccante sopratutto nel modo in cui è arrivata la vittoria, ma davanti a tanto pubblico e tanto affetto qualcosa in più era lecito attendersi. Alla prossima.