PRESENTAZIONE DEGUSTAZIONE MONTEMAGNO 2024
Nella splendida cantina Montalbera nel cuore del Monferrato con l’imprenditore Franco Morando a fare gli onori di casa di una grande realtà volta a valorizzare il turismo, il territorio e la tradizione in cui il tambass vuole ritagliarsi un ruolo primario ha calato il velo il Montemagno, una delle squadre più attese ed ambiziose. Il presidente Paolo Porta ha ringraziato i numerosi sponsor, i collaboratori compresi cuoche ed addetti al campo indispensabili a tenere alto il nome del paese in rito collettivo ben aldilà del semplice evento sportivo. Il Montemagno tornato a pieno titolo tra le grandi arrivando lo scorso anno in semifinale scudetto ed in finale di Coppa Italia e Supercoppa mancando solo l’acuto. Il team manager Giulio Griffi deluso dalla penuria del torneo a 7 squadre ma onorato per l’assegnazione della fase finale di Coppa Italia ha lavorato sodo per colmare il gap con pochi e mirati innesti. Il fiore all’occhiello è l’arrivo del carismatico Simone Maschio un mix di grinta e professionalità, due titoli a Vignale e desideroso di riscatto dopo l’esperienza di Calliano. Ritrova l’amico Matteo Forno con cui ha condiviso tutta la trafila giovanile a Montaldo Scarampi grazie alla lungimiranza di Dino Caracciolo. Fresco di matrimonio con Carmela è stato un bel regalo di nozze la chiamata di Griffi in sostituzione di Matteo Bertone indisponibile per motivi di lavoro pur rimanendo in rosa così come Federico Grattapaglia. La compagine con la nuova divisa rosso fuoco punta forte sul loro affiatamento così come Christian Dacasto e Mimmo Garbagnati campioni di B chiamati a supporto tecnico ed a fare gruppo. La coppia più collaudata Riccardo Molino e Massimo Savio ripone grandi aspettative per la sesta stagione nel Montemagno. Capitan Savio si augura di essere finalmente protagonisti fino in fondo vincendo la finale quella giusta possibilmente per scrollarsi di dosso quella nomea di eterni incompiuti.
Alla guida tecnica dopo un anno dietro le quinte ritorna Andrea Costanzo profondo conoscitore dell’ambiente dando un segno di continuità per affinare un lavoro in atto da anni partito da solide fondamenta.
Il decano dei tifosi Gino Fantino è certo di una conquista di un titolo e con un aneddoto di Mario Riva rimarca come è importante giocare in fiducia e credere nelle proprie potenzialità facendo emergere quel tasso tecnico cifra stilistica dei rossi.