Indoor. Le considerazioni di Mario Bellini

Alcune considerazioni in merito all’analisi della coppa Italia Indoor di Luca Baldini..

Sul Castellaro,  è vero che nella passata stagione si presentò alle finali di Coppa Italia schierando due giovani, e l’idea era proprio quella di iscrivere una squadra giovane al campionato, purtroppo però uno dei due giovani visti da Baldini a Bergamo  è passato poi al Sommacampagna e pertanto……Ricordo anche che il Castellaro credo sia stata la prima tra le squadre “storiche” del nord ad iscriversi al  campionato indoor nel 2005 in “B” e nel 2006,2007,2008 e 2009  in “A” e non sempre per vincere (per due anni si è vinto per gli altri no), e forse anche questa nostra partecipazione a stimolato Baldini a cimentarsi anche lui  in questa specialità.
Sulle squadre del nord costruite esclusivamente per vincere faccio notare che  tra le iscritte allo scorso campionato  vi erano il Noarna ed il Sant’Anna che non credo avessero ambizioni di vittoria, ma di far fare esperienza a giovani così come quest’anno  il Malavicina. Vero, il Bagnacavallo ha partecipato con maggior continuità ai campionati Indoor,  anche perche   da sempre pratica questa disciplina e credo che questo campionato, rappresenti  per loro l’obiettivo massimo della stagione, non dimentichiamo che la squadra di Baldini , in passato si aggiudicò lo scudetto indoor gia  4 volte nel 93, 95, 97 e 98  e oltretutto non partecipando a campionati open di serie A o B non  ha  problemi di accavallamento che possono invece avere altre società del Nord.
Sulle considerazioni in merito alla sperimentazione, dice  Luca “il pubblico ha gradito molto il punteggio che fino all’ultimo crea incertezza sul vincitore”  be questo a mio avviso è un fatto estremamente positivo ed importante , non dimentichiamo che uno spettacolo, che sia teatro, cinema o sport per avere successo deve piacere al pubblico, il pubblico ed i giovani devono essere i nostri referenti, e se vogliamo che più pubblico e  più giovani (che magari nelle scuole praticano tamburello)  si avvicinino al tamburello dobbiamo far vedere uno spettacolo attraente , avvincente e dinamico. Credo pertanto che la sperimentazione in questo senso  abbia ampiamente centrato l’obiettivo.
Dice poi Luca, “rilassarsi mentalmente 5 minuti vuol dire perdere il set” be con il punteggio classico nell’indoor rilassarsi per 5 minuti vuol dire rischiare di perdere l’incontro, mentre i punti secchi ed i set, come si è visto,  permettono più facilmente di recuperare l’incontro.
Altro appunto che fa Luca è “gioco forse è meno spettacolare perchè ogni punto " vale" , tipo un 40 pari, quindi i giocatori ci pensano due volte, prima di provare il grande colpo”, io credo che, come poi tra l’altro aggiunge anche Luca, sia più che altro una questione di abitudine, di mentalità, era la prima volta che si sperimentava il punto secco nel tamburello e certamente la cosa  richiede un diverso approccio mentale, ed è naturale che alla prima esperienza non sia ancora assimilato dai giocatori. Io credo  che nell’indoor, dove, a differenza del classico è determinante “fare” i punti invece che aspettare l’errore dell’avversario, con questo punteggio ancora di più si dovrà cercare  il “fare” punti  o con la battuta, o piazzando i colpi con potenza  e precisione, è più redditizio cercare la botta vincente che aspettare l’errore dell’avversario, questo con conseguente aumento dello spettacolo. Se si analizzano i punteggi progressivi delle varie partite si vedono diversi recuperi,  probabilmente chi era sotto è riuscito a recuperare proprio perché  vedendo che il set gli stava  ormai sfuggendo rischiava maggiormente cercando di “fare” il punto.
Sulla durata degli incontri :

 

durata
NOARNA-RAGUSA
3   0
21-18 m.18
21-17 m.19
23-21 m.24
          m. 61

 

SABBIONARA-SANTA GIUSTA
3   1
21-16 m.14
21-18 m.16
18-21 m.16
21-19 m.18
         m. 64


BAGNACAV.-MEZZOLOMB.
3   0
21-13 m.14
21-08 m.13
25-23 m.22
          m. 49


SAN PAOLO d'AR.-TUENNO
3   0
21-12 m.15
21-14 m.17
21-16 m.16
         m. 48

BAGCACAV.-RAGUSA
3   2
18-21 m.20
21-19 m.21
22-20 m.22
15-21 m.20
15-09 m.13
          m. 96

SABBIONARA-TUENNO
3   1
21-08 m.13
21-08 m.12
18-21 m.20
21-09 m.13
          m. 58


MEZZOLOMB.-NOARNA
0   3
17-21 m.13
14-21 m.18
13-21 m.15
          m. 46


SAN PAOLO d'AR.-S. GIUSTA
3   0
21-09 m.13
21-14 m.14
21-14 m.14
          m. 41

TUENNO-SANTA GIUSTA
3   1
21-13 m.15
21-07 m.13
16-21 m.17
21-11 m.13
         m. 58

BAGNACAALLO.-NOARNA

21-18 m.18
21-12 m.16
15-21 m.16
21-18 m.18
          m. 68

SABBIONARA-SANPAOLO

15-21 m.17
21-18 m.20
12-21m.19
22-20 m.24
15-07 m.12
         m. 92
Come si vede dalla tabella si va da un minimo di 41 minuti ad un massimo  di 96 per Bagnavavallo-Ragusa finita al 5° set e mi sembra una cosa più che accettabile certamente non troppo lunga.
Sulla Tamburina, tra il tamburello classico e l’indoor vi sono notevoli differenze tecniche e non credo che tutto quello che è valido per l’open lo sia anche per l’indoor  e viceversa, ma su questo argomento, sul perché non ritengo utile l’uso della tamburina nell’indoor ecco il mio punto di vista.

Sulla Battuta con la  tamburina nell’indoor.
Dice Baldini “Poi abbiamo inserito anche una novità tecnica nel mondo dell'indoor come la battuta con la tamburina e non capisco perchè c'è stata una proposta della commissione indoor che voleva toglierla! Perchè invece non copiarla?”
Io credo che tra il tamburello classico e l’indoor vi siano notevoli differenze tecniche e non è detto che tutto cio che è valido per l’uno lo sia anche per l’altro, esempio la tamburina in battuta. Perché storicamente in Italia è stata adottata la tamburina cosi come in Francia l’altro attrezzo per la battuta di cui ora mi sfugge il nome? Credo che, vista la lunghezza dei campi, ora 80 metri prima 100 prima ancora 120 e prima ancora senza limite di fondo, vi era l’esigenza di un attrezzo capace di una resa superiore al tamburello per permettere di  “lanciare” la pallina, che non viene da movimento contrario come nella fase di rimessa, ad adeguate distanze, vista la lunghezza dei campi, pur colpendola quando non è  in movimento. Oggi nel tamburello classico si è portata la battuta 5 metri all’interno giustamente per favorire il Battitore, per incentivare battute tese, più efficaci, per rivalutare questo ruolo che con gli anni aveva perso parecchio di  fascino e di efficacia.
Ma nell’indoor esiste questo problema? C’è questa esigenza, la battuta richiede un attrezzo diverso e con resa superiore al tamburello per essere efficace? Tanti, troppi punti fatti direttamente con la battuta rendono l’indoor più spettacolare? Io credo di no. Già con il tamburello, in palestra, si fanno molti ma molti più “ace” che non in un incontro “fuori”. Mentre all’esterno giustamente si è portata la battuta all’interno per renderla più efficace,  “dentro”, da quando si gioca in tre vi è invece la zona neutra a metà campo entro la quale non si può battere proprio per limitarne l’efficacia, per non rischiare di vedere incontri fatti di sole battute e senza scambi. Io non vedo proprio l’esigenza di “copiarla” perché vedere degli ace è certamente vedere un gesto tecnico pregevole (se per realizzarlo vi sono effettive difficoltà) e fuori certamente vi sono, dentro invece vuoi per  le dimensioni del campo sono 34x15, vuoi per il fatto che la metà campo è a soli 17 metri  credo sia un colpo più facile da eseguire, tanto che in un incontro si vedono tanti ace anche se sino ad ora la maggior parte dei giocatori  del nord (ad esclusione di  Baldini) non faccia una preparazione specifica per la battuta.
Io credo che nell’indoor  la battuta sia già così troppo influente. Vedevo sabato in un incontro tra due buone squadre juniores ben più di trenta ace e senza la tamburina troppi già ora senza inserire un attrezzo che permetta di farne ancora di più (proviamo a pensare se i Francesi battessero in indoor con il loro attrezzo). Non dimentichiamo che la cosa che rende l’indoor altamente  spettacolare sono i punti fatti dopo  scambi veloci e grandi recuperi (dentro non si palleggia molto). Va bene   l'ace  ma non deve   diventare  la parte predominante e determinate dell'indoor, altrimenti si toglie  spazio a quella che è la fase più spettacolare di questa disciplina.

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