Intervista a Daniele Basso presidente della Tigliolese

E’ stata sicuramente una grande protagonista dell’ultimo campionato indoor di serie A femminile. Stiamo parlando della Tigliolese che da “new entry” ha conquistato il secondo posto, alle spalle delle pluricampionesse del Sabbionara. La squadra l’anno scorso nell’open ha conquistato la massima serie.

Un momento decisamente positivo per il team astigiano. I motivi di questi successi li abbiamo chiesti a Daniele Basso, dirigente della società astigiana. La società della Tigliolese è nata da poco, ma fino ad oggi, sono arrivati risultati importanti, come la promozione nella massima serie, conquistata in agosto contro il Guidizzolo a Valle San Felice.

Cosa ha significato per te e per il direttivo della società?

E’ stata ovviamente una grandissima soddisfazione. Avevamo bisogno di un grande risultato che ci ripagasse di tanti sacrifici. La squadra era stata costruita per far bene ed eravamo consapevoli che ci fossero almeno due squadre superiori a noi. Abbiamo sofferto, come era facilmente pronosticabile nella prima parte della stagione, ma ci siamo fatti trovare pronti mentalmente e fisicamente nella fase clou. Conquistare sul campo la serie A e arrivare in finale di coppa Italia ci ha dato ancora più energia per affrontare al meglio la nuova stagione.

In attesa del campionato open la squadra al primo anno di indoor si è ben comportata raggiungendo il 2° posto alle finali nazionali di Nizza Monferrato, come ti è sembrato il gruppo?

Il gruppo dell’Indoor era pressochè lo stesso che farà l’Open con l’aggiunta, in prestito dal Settime di Silvia Gozzelino. Per la prima volta partecipavamo alla serie A e sapevamo che ci sarebbero state diverse insidie. Le abbiamo superate con un grande spirito di gruppo disputando alla grande le tre partite finali di Nizza. A detta di molti, siamo stati un po’ la piacevole sorpresa del campionato 2016 e questo non può che farci molto piacere. Inoltre aver ottenuto il pass per partecipare alla coppa Europa 2017 è per noi un piccolo grande sogno.

A tuo giudizio, com'è stato il livello del campionato? Ritieni che il Sabbionara fosse anche quest'anno la grande favorita per la vittoria del titolo?

Il livello qualitativo del femminile è stato molto alto, noi abbiamo affrontato tutte e tre le squadre che hanno ottenuto il pass per la prossima coppa Italia, ma chiaramente il Sabbionara è ancora un gradino sopra tutte. Nell’indoor ha raggiunto una maturità tale che anche quando è in difficoltà, ne sa uscire alla grande. La voglia di provare l'indoor è nata dopo il campionato mondiale del dicembre 2013? Direi di no. Avevamo in casa due ragazze come Gaia Zai e Claudia Ponzio che hanno vinto molto nell’indoor giovanile e ci siamo convinti che fosse l’ora di far provare loro il grande salto. Direi che questo passaggio lo hanno superato alla grande. ​Parlando del prossimo campionato open (Serie A), la supremazia del Settime sembra fuori discussione.

A tuo giudizio che campionato sarà e che ruolo potrà avere la Tigliolese?

Il Settime è sicuramente il grande favorito della prossima serie A open, hanno un quintetto fortissimo in tutti i reparti. Noi abbiamo allestito una squadra con un giusto mix di entusiasmo ed esperienza, siamo molto contenti di aver raggiunto i nostri obiettivi di mercato. Abbiamo confermato Claudia Ponzio e Ilaria Poncini, grandi artefici della conquista della A e poi preso tutte giocatrici di categoria. Gaia Zai, acquistata dal Piea, nonostante la giovane età, ha già dimostrato il suo valore, ma secondo noi ha ancora moltissimi margini di miglioramento. Abbiamo preso dal Monale il mezzovolo Stefania Scaiola e Linda Amerio che la categoria la conoscono molto bene e hanno una gran voglia di confermarsi e convinto Luana Parodi a riprendere l’attività nella categoria che le compete. Le ragazze saranno guidate dal riconfermatissimo Mimmo Basso. ​Siete una societa' che si e' affacciata da pochi anni nel panorama tamburellistico,ma avete avuto una crescita costante negli ultimi anni.

Che futuro vedi all'orizzonte per questa disciplina?

A livello locale non si ha l'impressione di praticare uno sport minore. Penso si siano raccolti i frutti del lavoro svolto dal comitato provinciale e regionale nel promuovere l'attivita'a livello giovanile in realta'come il mondo della scuola e del tamburello a muro specialita' molto sentita e diffusa nelle nostre zone. A livello nazionale non posso dire altrettanto. Ho come l'impressione che si sia entrati in una fase di stallo. Da anni, non vedo proposte o novita' che abbiano portato risultati in termini di promozione del nostro sport. Per questo non posso che augurarmi un'avvicendamento ai vertici nazionali che porterebbe sicuramente entusiasmo e nuove idee,il tutto per il bene e il futuro del tamburello.

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