Intervista a Nicola Merlo

L’attività open, da poco terminata è stata decisamente positiva per il Mezzolombardo. I numeri promuovono a pieni voti l’ottimo lavoro svolto dalla società del presidente Nicola Merlo che dopo due anni è tornata in serie A conquistando anche il titolo di serie B, la Coppa Italia e la Super Coppa.

Abbiamo rivissuto questo 2016 a Mezzolombardo indimenticabile, proprio con il presidente della società trentina Nicola Merlo, persona molto attiva anche nel comitato provinciale di Trento (segretario) e nella federazione provinciale (presidente attività giovanile e in precedenza membro della commissione tecnica federale)

Il 2016 per il Mezzolombardo è stata un'annata indimenticabile, ti aspettavi alla vigilia un rendimento cosi alto?

Dentro di me, sapevo che eravamo potenzialmente una delle squadre di vertice. Sinceramente, però, non mi aspettavo un'annata così importante. Vincere non è mai facile. Pensare di aver lasciato solo 5 punti in tutto il campionato (in 26 partite non è poco), ma qualcosa di importante. Inoltre abbiamo sfatato il tabù Noarna, in Coppa Italia, dove nelle manifestazioni importanti in passato, non avevamo mai fatto bene. La vittoria della Supercoppa poi è stata la classica “ciliegina sulla torta”.

 A tuo giudizio, qual è stato il punto di forza della squadra?

In annate così, si dice sempre che il punto di forza è il gruppo, la società, i nuovi innesti, l'ambiente in generale! Tutto vero. 

Vorrei però sottolineare il lavoro voluto e svolto dal coach. Sottolineo LAVORO, perché rispetto al gruppo dello scorso anno, c'erano 3 nuovi innesti e non è poco. Abbiamo iniziato già a dicembre dello scorso anno un percorso duro e impegnativo, ma che alla fine ha dato i suoi frutti. Un mix di giovani e giocatori esperti che ha fatto bene e portato vantaggi a tutti. I giovani hanno messo la loro voglia di emergere i più esperti hanno dato loro consigli molto utili. 

Come si sono ambientati i nuovi arrivati, Gabriel Fiorini, Marco Ferrera e Gabriele Weber, ragazzi tutti molto giovani?

Non è da dimentica oltre a quelli menzionati Luca Weber che molte volte è risultato decisivo. Tutti i nuovi si sono ambientati alla grande. Noi "veterani" avevamo bisogno di stimoli nuovi e allo stesso tempo loro avevano bisogno della nostra esperienza. 

Sicuramente è un vanto personale aver raggiunto un risultato simile con un gruppo così giovane. Spesso ci si riempie la bocca con grandi discorsi,ma poi le società non hanno il coraggio di puntare sui giovani (e credetemi ce ne sono) per arrivare ad obbiettivi importanti.

 In campo femminile, come giudichi il 5° posto della squadra in serie A?

Dopo il grande risultato ottenuto lo scorso anno, con l'inaspettata vittoria dello scudetto di B, questo doveva essere un anno di transizione, visto che per molte delle ragazze, era il primo anno di Serie A. 

Dopo una partenza a dir poco difficile, dovuta proprio alla poca esperienza, aver raggiunto il 5' posto a pochi punti dalla zona play-off è stato un risultato fantastico e per questo posso solo che dire grazie alle ragazze, all'allenatrice e tutto il seguito che ha permesso ciò! In un momento in cui nel tamburello femminile, la fa da padrone il Piemonte, essere la prima squadra in classifica dopo di loro è un buon traguardo.

A livello personale per te questo quadriennio è stato importante e impegnativo, cariche federali (prima commissione tecnica, poi presidente attività giovanile), segretario del comitato di Trento, presidente del Mezzolombardo. Come sarà il tuo futuro? Cosa vuol dire conciliare tutti questi impegni?  

Partiamo dal presupposto che amo mettermi in gioco e portare agli altri tutto quanto io possa dare in ogni ambito.

Sicuramente non è facile conciliare tutto, ma la cosa importante è circondarsi di persone fidate e volenterose. Il nostro sport ha molte cose da sviluppare, mettere sul piatto e di cui vantarsi! 

Non so come sarà il mio futuro, penso solo che se in questo quadriennio ho seminato bene, potrò raccogliere altrettanto se non di più...quanto meno ci spero!! Le mie capacità, volontà e conoscenze saranno sempre a disposizione di chi vorrà fare il bene del tamburello. 

Per concludere, uso le parole di un'amica che rappresentano serenamente quali sono i principi da seguire per poterci migliorare ogni giorno:

"Sacrificio, obiettivi, diversità.", tamburello, se lo conosci, lo ami!

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