E' MORTO ISIDORO BOCCACCIO

I suoi punti fermi erano tre: la famiglia, la fede, il lavoro. E a loro dedicava tutte le sue energie. Isidoro Boccaccio, 84 anni, è morto l’altra notte all’ospedale di Novi, dov’era stato ricoverato poche ore prima per un’influenza che pare abbia messo in crisi un cuore infragilito da anni di impegno e fatica. Imprenditore tra i più noti del territorio, nato e cresciuto nella frazione Grillano di Ovada, secondo di 9 figli, era colonna portante dell’impresa di famiglia che si occupa di lavori e opere stradali, la «Fratelli Boccaccio» che aveva fondato e gestiva con Pierluigi e Beppe. «Dalla ruspa scendeva di rado – racconta il fratello Eugenio, ingegnere –. Era stato lui a insegnare a tutti noi fratelli e alle maestranze come lavorare. Ma per noi era molto di più. Visto che nostro fratello maggiore, padre Tarcisio Boccaccio, era sacerdote ed era lontano, era Isidoro la guida a cui fare riferimento, colui che ci aveva presi per mano e ci aveva accompagnato per tutta la vita. A lui dobbiamo dire tanti grazie: si è sacrificato, lavorando da quando era molto giovane, per lasciare a noi fratelli minori, figli di mezzadri, la possibilità di studiare e di costruirci una vita migliore». Chi lo conosceva lo descrive come «un colosso», che dopo le lunghe giornate sulla ruspa trovava energia per dedicarsi alla famiglia, a partire dalla moglie Bice, e al suo paese. Era lui il presidente dell’Us Grillano di tamburello, con cui insieme ai fratelli cercava di dare ossigeno a uno sport storico dell’Ovadese, ed è proprio nella sede dell’Unione che ieri è stata allestita la camera ardente, da cui oggi il feretro raggiungerà la chiesa del paese per il funerale. Isidoro Boccaccio era pure animatore degli eventi culturali della frazione e, soprattutto, di quelli religiosi, in particolare legati all’amato santuario della Madonna della Guardia.