Al centro Piero Galliano, ex spalla di pallapugno. "Ho iniziato a giocare a 8 anni e finito che ne avevo 52 Contento del Premio alla carriera"
Dopo la pausa forzata causa Covid del 2020, torna a Cerretto Langhe il «Balon d'or», dodicesima edizione. Il Premio, ideato e animato da Flavio Borgna, è un riconoscimento al giocatore di pallapugno più significativo dell'annata sportiva. «Il Balon d'or - ha detto Borgna - è nato per premiare l’atleta che si sia distinto non solo per i risultati sportivi, ma anche per le sue doti umane e per l'attività a favore della diffusione della pallapugno. Da quest'an c’è una novità: come avviene per il “Pallone d'oro” del calcio, il premio potrà andare anche ad un giocatore che lo abbia già ricevuto». La giuria, presieduta da Felice Bertola, si è già pronunciata, ma l'esito è rigorosamente «top secret». Tante le indiscrezioni; l'assegnazione, però, potrebbe riservare sorprese. Alla cerimonia fanno da contorno altri riconoscimenti a personaggi significativi nel mondo della pallapugno. Quest'anno il premio alla carriera tocca a Piero Galliano, 84 anni portati con assoluta disinvoltura, per la sua lunga attività come spalla («ho iniziato a giocare a 8 anni e smesso a 52»). Ha vinto 4 scudetti con Alemanni, Bertola (2) e Feliciano; ha il rammarico di non esserci riuscito con Berruti. Il Premio giornalistico «Dumini Abbate e la squadra della piazza» va a Giovanni Smorgon (L'Ancora), Mario Pasquale, statistico della pallapugno, e Luciano Bertello scrittore e storico del Roero, autore di una pregevole pubblicazione su Massimo Berruti. I tre vincitori si divideranno 365 bottiglie di dolcetto. Premio «Pantalera d'or» a un praticante della disciplina. La manifestazione è organizzata dal Comune di Cerretto Langhe con Unione Montana Alta Langa, L'Ente turismo Langhe Monferrato Roero e Federazione pallapugno. «Per le normative anti-Covid - ha concluso Borgna - la cerimonia domani alle 10 non sarà in Comune, ma negli ampi spazi degli impianti sportivi Il Crocicchio in località Pedaggera»