Tanti big alla mostra del tamburello a Basaluzzo

La quinta edizione della mostra sulla  storia del tamburello a Basaluzzo e nell’Alto Monferrato, che si è tenuta nell’ambito della Fiera di San Bovo, è stata il giusto prestigioso culmine di un lustro di ricerca, catalogazione e organizzazione di cimeli di ogni tipo provenienti ormai da tutto l’Alto Monferrato.

Come già detto, la quinta edizione si può avvicinare alla parola lustro non solo inteso come periodo di 5 anni, ma come sinonimo di prestigio portato quest’anno soprattutto dagli ospiti che hanno calcato il piccolo ma ricco stand presente nella Fiera del Paese.

Lo spazio dedicato quest’anno alla Società Tamburello era ridotto rispetto alle ultime edizioni, così lo staff ha preferito puntare sulla qualità a scapito della quantità riducendo le foto esposte  ad una selezione di quelle legate soprattutto alle squadre del paese nelle varie epoche; i reperti legati invece ai paesi limitrofi sono stati compattati nei libretti a tema (paese per paese) a disposizione dei visitatori sia per sfogliarli, sia anche per richiederli come ricordo. Ovviamente poi il grosso delle quasi 3500 foto sono state esposte grazie all’aiuto di computer e schermi, insieme al video della partita di serie A Murisengo – Basaluzzo del 1971 fiore all’occhiello dell’archivio. Si sono visti infine due novità marchiate addirittura anno 1906: due gagliardetti in stoffa preparati per le sfide che si svolgevano allora, quando si giocava ancora in 4. Uno dei due rievoca una sfida in occasione della Fiera di San Guido ad Acqui Terme, l’altro una sfida contro la vicina Pratalborato con ben 800 lire di posta in palio: due straordinari reperti storici segno che l’attività tamburellistica nella zona è ormai ultrasecolare. Il tema della qualità a scapito della quantità è stato ricorrente anche sui visitatori oltre che sul contenuto della Fiera: meno presenze rispetto al 2013, ma personalità ed ospiti illustri decisamente prestigiosi come mai capitato prima. 

Si è iniziato il sabato alle 18, dove puntuale per il taglio del nastro si è presentato il presidente FIPT provinciale Gianni Agosto che ha dimostrato di avere a cuore la manifestazione, portando anche un tamburello con il logo del Comitato da esporre in Fiera. Verso sera poi è stata la volta del grande Aldo Cerot Marello, di ritorno dalla trasferta nella “sua” Ovada per la partita di serie B a muro dove milita tra le fila del Portacomaro. Cerot si è fermato per un saluto ed una visita, una breve sosta che si è immancabilmente trasformata in una ribotta tra vecchie glorie insieme agli amici Rivera Ferruccio e Zuccotti Sergio che hanno presto coinvolto anche le autorità del paese. A chiusura della prima giornata il saluto in extremis di Mauro Bellero, altro membro illustre della FIPT che non ha mai mancato di manifestare interesse e curiosità per la manifestazione in tutte e 5 le edizioni.

La domenica poi si è aperta in tono minore, con poche visite rispetto alle attese: immancabile però il saluto di Marco e Vanda da Ovada, anche se loro sono ormai di casa laddove si parla di archivio storico del tamburello vista la continua collaborazione. Da citare anche Mauro Bavazzano, membro del Comitato FIPT Alessandria oltre che grande protagonista ed appassionato cremolinese.

Nel primo pomeriggio spazio ad alcuni habitué che non mancano mai all’appuntamento: il grande Piero Chiesa da Francavilla, trovatosi per caso proprio nello stand insieme all’amico-rivale Protto Franco; sempre da Francavilla poi gradita visita dei fratelli Zimarro eredi del leggendario papà Giovanni.

E dulcis in fundo, le visite che hanno cambiato l’edizione 5 della Mostra: nell’arco di un’ora e mezza sono arrivate le presenze dei grandi campioni direttamente dai campi della serie A. Primi ad arrivare, i cugini Riccardo Dellavalle, Andrea Petroselli e Samuel Valle di ritorno dalla vittoriosa trasferta di Cremolino; gli ospiti tanto attesi, in compagnia di Giorgio Valle, hanno visitato con curiosità e stupore lo stand proprio sul vecchio sferisterio in asfalto. Inoltre Dellavalle e Petroselli hanno ritirato i libretti a tema preparati per l’occasione, con tutte le loro foto negli anni d’oro di Castelferro, firmando autografi per i giovani appassionati che non hanno tardato a riunirsi ed accorrere per l’evento; qualche battuta, due risate e poi il congedo con una foto di gruppo.  Neanche il tempo di riprendersi dal piacevole shock, e subito ecco arrivare i 5 atleti del Carpeneto di serie A dopo la vittoria sul Guidizzolo: Fanzaga, Baldini, Tasca, Occhipinti e Caneva si sono presentati nello stand accompagnati dal sindaco carpenetese Olivieri, autore della gradita sorpresa. Fanzaga e Baldini in particolare si sono subito addentrati nell’archivio storico per guardare con stupore e divertimento le foto che vedevano protagonisti loro stessi e il loro famigliari, prima di scattare una foto di rito a ricordo dell’inaspettata quanto piacevole visita.

Pe rivedere parte dell’archivio storico sull’Alto Monferrato, appuntamento in autunno a Ovada per la 12 ore di tamburello dove a margine della manifestazione ci sarà la consueta esposizione fotografica; tuttavia chiunque volesse/potesse contribuire all’arricchimento dell’archivio oppure fosse interessato a quanto già presente, può contattare Lorenzo Sant al 3287304746 oppure scrivere a lorenzo.sant@alice.it.

 

Il tamburello a Basaluzzo: che lustro!

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