Il convegno che si è tenuto domenica al Castello di Gabiano per Golosaria 2017.
Domenica pomeriggio, nel quadro della rassegna Golosaria nel Castello di Gabiano, al tour guidato nell'antico maniero e nel giardino pensile e alla sosta per degustazione e acquisto vini, presso la Casa di caccia del Castello si è svolta una tavola rotonda collegata al riconoscimento attribuito al Monferrato di "European Community of Sport 2017".
Nell'interessante incontro organizzato e coordinato dall'ex sindaco di Gabiano Mario Richetta, da sempre grande appassionato di tamburello, è stato approfondito il tema degli sport praticati storicamente e tradizionalmente in Monferrato, inserendo l'argomento in un piano di sviluppo del territorio.
Dopo il saluto agli interventi di Paolo Massobrio, Massimo Biglia, capo del progetto archivio MEMO che fa rivivere la storia di ieri e di domani raccolto con cura attraverso il repertorio fotografico, ha ricordato che la mostra allestita a Casale che potrà essere anche itinerante.
Roberto Maestri, presidente del Circolo culturale "I Marchesi del Monferrato" con un intervento di ampio respiro, ha descritto tanti modi di giocare in Piemonte dal XII secolo al '900, all'aperto o in casa, a tutte le età, nei modi e con i mezzi più disparati a volte anche rischiosi e proibiti.
Carlo Cerrato, già direttore TG3 Piemonte, dopo aver ricordato l'importanza che ebbe fino all'800 il gioco della palla, a pugno e con il bracciale ha descritto con riferimenti ed esperienze personali, il successo popolare delle partite con il tambass ripartito alla grande cinquant'anni fa, sostenuto da personaggi straordinari, fra cui Bonasso, Grillo, Uva, Mara, Cagna ancora ben presenti nella memoria collettiva.
Il giornalista sportivo Franco Binello ha sostenuto che oggi si rischia di vivere di stereotipi, di glorie del passato, mentre occorre puntare su nuovi campioni, che pure esistono da lanciare scegliendoli nell'area che va dal Monferrato al Trentino.
Alessandra De Vincenzi, consigliere nazionale Federtamburello e direttore tecnico della nazionale femminile ha espresso il suo punto di vista abbastanza ottimistico riguardante le atlete del gentil sesso e Roberto Gino, ha parlato di una sfida volta proiettare lo sport del tamburello nel futuro, coinvolgendo i laureandi in Scienze Motorie.
In conclusione è emerso l'auspicio che il rilancio del gioco del tamburello possa affiancare altre tipicità locali, come la gastronomia e il paesaggio nel suscitare interesse verso il territorio.
Roberto Caranzano
Mimmo Basso
Paolo Marca