Paolo Danna dice addio al balun. Il racconto di una giornata indimenticabile
La massiccia presenza del pubblico accorso ai bordi dello sferisterio di Madonna del Pasco è stata la miglior dimostrazione dell'affetto che da sempre ha circondato la figura dello splendido atleta che è stato e sempre sarà Paolo Danna, signore della pallapugno, che ha interpretato il suo ruolo di protagonista sia come impeccabile giocatore e soprattutto come atleta e uomo di sport, dimostrando un attaccamento viscerale per una disciplina che gli ha dato successi, soddisfazioni a iosa e rispetto in tutti i campi nei quali si è esibito.
Mi permetto di usare una frase "strausata" che a volte può peccare di stanca retorica ma sabato scorso c'erano proprio tutti a godersi l'ultima esibizione del fuoriclasse di Monastero Vasco, e non solo tifosi, amici ed avversari ma anche molti passanti che hanno colto al volo l' occasione speciale di godere di un avvenimento che consegnerà alla storia tutta la carriera di Paolino, nomignolo che odora di "Piccolo Grande Uomo" che Lui, Paolo Danna si è ampiamento meritato. A fare gli onori di casa l'On. Costa, Presidente della FIPAP, accompagnato dai grandi vertici della Federazione, dal Segretario Romano Sirotto, e poi l'Avv. Nuvolone, Rinaldo Muratore ed altri che non è il caso di ricordare perchè l'unico eroe da celebrare entrava nel mito di uno sport ancora intimamente inserito nelle tradizioni di queste zone che ricordano ancora le centenarie imprese dei miti che lo hanno preceduto.
Ogni battuta, ogni rimessa, ogni caccia presa o persa sono state accompagnate da scroscianti applausi che univano anche le prestazioni degli avversari di turno che hanno fatto del loro meglio per consegnare all'eternità pallonistica questa esibizione che ha regalato momenti di gioia ma anche attimi di profonda nostalgia che saranno davvero difficili da dimenticare: l'abile DJ tuttofare Fabio Gallina, commentatore principe della manifestazione ed abile conoscitore delle vicende umane, ha continuamente manipolato la scena sottolineando i vari momenti dello spettacolo che stava andando in onda, sempre corrisposto da un pubblico già proiettato verso la venerazione dell'atleta che stava lasciando il suo mondo, a suo modo, ancora in giovanissima età. Grazie, Paolo, un grazie, il mio, molto particolare che ti viene inviato da uno che è entrato nel tuo mondo per uno strano incontro di una trentina di anni prima con Pino Morino, che ha cambiato, in bene, il corso della mia vita proiettandomi verso uno sport diverso ma non troppo del mio tamburello, che ho sempre raccontato e celebrato nei racconti dei suoi campioni come umile frequentatore, desideroso solo di imparare l'ABCDario dei suoi segreti.
Una sola volta ci siamo incontrati sullo spiazzo di Margarita, tu giovane promessa io già onusto "coureur des bois" di allori. Per uno strano scherzo della bizzarra natura trionfasti tu per un piccolo scarto ma quel giorno fu per me vincente perchè mi è stata offerta l'occasione di conoscere una splendida persona che ho successivamente ammirato attraverso la lettura delle sue imprese sportive. Per questo ho voluto sintetizzare la mia amicizia nei tuoi confronti in poche righe, le sole che mi sono sgorgate senza persarci troppo sopra: "A Paolo Danna, avversario solo per un giorno ma amico per tutta la vita"
Grazie per il tuo invito che ho accettato e che, con profonda gioia, mi inserisce nella tua immensa cerchia di eletti. Cerot