La formazione di Spigno del 2016 griffata Araldica
«Stiamo facendo le ultime riflessioni, ma con ogni probabilità rinunceremo al campionato». Così Paolo De Cerchi, segretario di una Pro Spigno che sembra sempre più lontana dalla serie A di pallapugno. La scadenza delle iscrizioni è il 30 novembre, le chance di vedere la quadretta acquese ancora nella massima divisione del balon sono ridotte al lumicino.
«Il problema principale è economico, legato al nostro storico sponsor - spiega -. Dopo gli eventi legati al Covid, l'entusiasmo è scemato e l'intenzione sembra quella di non proseguire. Al di fuori del contributo Araldica, noi non disponiamo di risorse. Inizialmente la pista che avrebbe portato al tesseramento di Campagno sembrava promettente, considerando che è stato lui a mettersi in contatto con noi. Poi, però, ha optato per un'altra soluzione».
Il battitore sembra infatti indirizzato verso Alba, qualora il ripescaggio della società langarola venisse confermato dal consiglio federale di lunedì, in seguito alla rinuncia di Spigno. «La nostra iscrizione rappresenta una variabile che potrebbe ribaltare le cose - prosegue De Cerchi -. Noi però non vogliamo fare azioni di forza o far venire da noi le persone contro la loro volontà. Stiamo parlando di un'eventualità a oggi non probabile».
Lo stop sarebbe di un anno, da tutte le competizioni e non solo dalla serie A. « Senza di noi non ci sarebbero squadre alessandrine e il campionato si chiuderebbe in un territorio ancor più ristretto - chiosa De Cerchi -. Sarebbe certamente una grossa perdita per il movimento».