lunedì sera si riunisce il consiglio federale. Parla il vice presidente vicario Fabrizio Cocino
«Non si può lasciare fuori uno come Bruno Campagno. Tutto il movimento pallonistico ne risentirebbe». Lo sostiene il vice presidente federale vicario Fabrizio Cocino e con lui è concorde il mondo della pallapugno sul fatto che sarebbe una sconfitta per l'intera realtà sferistica l'eventuale assenza del campione canalese. Si tratta dell'ultimo vincitore della Superlega ma anche di tre scudetti, con ultimo datato 2014 con la maglia della Canalese che a fine stagione l'ha improvvisamente scaricato. Campagno anche protagonista delle ultime finali dando vita all'avvincente confronto con Massimo Vacchetto. Il tempo scorre e si avvicina la fatidica data del 30 novembre, termine ultimo per la presentazione delle iscrizioni alla serie A 2021. Così il mondo del balon s'interroga sul richiesto ripescaggio di Alba, col "Mermet" possibile nuova gradita casa di Compagno e soci. Ma nella vicenda è coinvolta inevitabilmente anche Spigno. I monferrini hanno diritto alla A, ma attualmente sono l'unica quadretta a non aver ancora un battitore. I contatti con Campagno ci sono stati, ma non sono andati a buon fine. Adesso la situazione è bloccata in attesa del consiglio federale, lunedì sera. Alcuni consiglieri hanno già manifestato, informalmente, un certo irrigidimento escludendo un'undicesima concorrente. I sostenitori della piazza di Alba citano i 18 scudetti ed i 15 secondi posti nell'albo d'oro nonché gli sforzi per salvare lo storico sferisterio Mermet. Il matrimonio con Campagno si farà? Il Consiglio federale accoglierà la domanda di ripescaggio di Alba? Fabrizio Cocino non si sbilancia: «Non posso dire assolutamente nulla. Lunedì si riunisce il Consiglio. Se Spigno si sarà iscritto, saranno 10 squadre, il numero massimo previsto dal regolamento e gli spazi per il recupero di Alba sarebbero molto ridotti. Se Spigno rinunciasse, le possibilità di ripescaggio degli albesi aumenterebbero».