Commerciante di Cuneo e grande tifoso di pallapugno vittima del coronavirus

Antonio Mandrile

Il commerciante Antonio Mandrile, 80 anni, a lungo titolare della merceria «Casa del Bottone» di Cuneo, è morto al «Carle», positivo al coronavirus. Da tre anni, dopo un ictus, era ospite della casa di riposo «Padre Fantino» di Borgo, dove da fine marzo sono decedute 18 persone (14 da Pasqua), la maggior parte degli anziani e molti operatori sono rimasti contagiati. Originario di Beinette, dopo una prima esperienza nelle ferrovie negli Anni 60, aprì una drogheria con laboratorio per la torrefazione del caffè di fronte al municipio a Cuneo. Nel ’71, con la sorella Lucia, rilevò la «Casa del Bottone» in corso Giolitti che nel tempo diventò un punto di riferimento per centinaia di donne appassionate di cucito. Un universo di bottoni, filati, cerniere, che con l’ingresso in società del nipote, Mauro Manfredi, nel ’97 trasferì nella sede di via XX Settembre. Era molto appassionato di pallapugno. Sempre presente in tribuna allo sferisterio «Capello» di piazza Martiri. Celibe, lascia le sorelle Lucia, Maria e i nipoti.

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