Montemagno, l'addio a Piero Martinetti

Gravissimo lutto nella comunità di Montemagno d'Asti in seguito alla scomparsa di Piero Martinetti,  vittima del covid-19. Storico dirigente della società sportiva locale,  il paese perde un pilastro insostituibile.

IL RICORDO DI GIULIO GRIFFI

E' mancato Piero Martinetti, classe 1951, orafo in pensione e instancabile dirigente della locale attività sportiva.

Entrato in causa nel 1977 contribuendo alla realizzazione del primo quintetto che disputò il Torneo a Muro del Monferrato, con funzione di arbitro interno prima e membro del Gran Consiglio del Muro poi, diventando nei primi anni '80 membro della giuria che assegnava la palma di miglior' giocatore  ed impegnandosi nel frattempo, insieme al sacerdote Don Cesare Rocco ed agli amici del paese, a costruire il complesso sportivo parrocchiale.

Nel 1986  entra a far parte del settore giovanile biancorosso raggiungendo le finali nazionali giovanili in 3 occasioni  (1988, 1989 e 1994) e lasciando una traccia indelebile fra i ragazzi del paese nati fra il 1969 ed il 1984. 

Segretario impeccabile, dirigente sempre contenuto nei diverbi,  Martinetti nell'arco della sua lunga militanza sportiva fece parte di quattro societa  (S.T.M., U.S. Montemagno, Polisportiva e A.T.M. 2007), vincendo cinque titoli del Monferrato e due tricolori giovanili. 

Contribui in seguito anche al buon andamento della locale squadra di calcio per poi assentarsi saltuariamente qualche stagione per l'assistenza all'anziana madre. Tornò stabilmente a bordocampo nel 2016, ricomponendo il nucleo storico della società e cogliendo ancora un secondo posto nella finale 2019, nella quale  era cassiere per il Montemagno.

Grande sgomento nel paese monferrino tra vecchi amici e giovani praticanti, che purtroppo aspettano, se ci sarà,  la Domenica della ripresa, consapevoli che all'una e mezza al bar il signor Piero con la sua Golf grigia non arriverà più.  


Ieri ci ha lasciato Piero.
Per me era più di un amico, mi ha sempre accompagnato, sia nelle partite a carte al bar (che litigate..), ma soprattutto nelle mie due avventure tamburellistiche.
Nella seconda ed attuale ho dovuto battagliare per convincerlo, ma la passione era talmente tanta che non mi ha detto di no.

Piero era la voce critica e mille volte ha detto smetto, ma mai l’ha fatto, il suo aiuto non era solo spirituale, ma anche finanziario.
In particolare quest’anno, non so cosa gli era successo, era particolarmente innamorato della squadra: la sentiva sua e riteneva Lorenzin il nuovo Aldino Carretto, quello che faceva vincere nell’ombra i campionati a Marostica e Medesani.

Piero a modo suo era un personaggio al bar: era l’arbitro indiscusso dei giocatori di scopone montemagnesi e granesi.
Il tamburello montemagnese, ma soprattutto io, perdo una parte molto importante della vita di paese, ma se c’è una cosa che posso e voglio fare, quella cosa è portare avanti il mio impegno con il tamburello e fare di tutto sulle piazze monferrine per vincere quel campionato che Piero era convinto di vincere quest’anno.

Ciao Piero, mancherai moltissimo a me, al bar, a Montemagno e al tamburello a muro.

Giulio Griffi

MONTEMAGNO ALLIEVI CAMPIONATI NAZIONALI 1990 a Solferino (MN). In piedi da sx Monaca Vanni, Zennaro Massimiliano, Costanzo Andrea, Griffi Gianmarco. Seduti Martinetti Piero, Oldano Stefano, Giolo Carlo e Varvello Roberto.

MONTEMAGNO 1991

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