“L’Agosto Tamburellistico Ovadese”

“L’Agosto Tamburellistico Ovadese”

Negli anni Settanta, Ovada è stata la capitale del tamburello nel periodo del Ferragosto. Nel 1970 si disputa, infatti, la prima edizione del torneo tamburellistico “Città di Ovada” alla quale prendono parte quattro formazioni: Belladelli – Quaderni (VR), Salvi San Massimo (VR), SVAB Castell’Alfero (AT) e l’Enal Ovada. Non partecipa la squadra Campione d’Italia del Murisengo, ma le tre compagini presenti, oltre all’Ovada, sono le più quotate del momento. La manifestazione si rivela un successo straordinario con migliaia di persone presenti sugli spalti nelle quattro giornate di gara. 

Non può certo essere l’Ovada composta da Prato, Bottero, Alpa, Frascara e Malaspina a vincere il Trofeo, vista la consistenza delle avversarie, tuttavia i locali ottengono un brillante terzo posto. La vittoria va alla formazione del Belladelli capitanata da Aldo Tommasi che precede il Castell’Alfero di Uva e Marello, mentre al quarto posto si classifica il Salvi. Il trofeo consiste in un tamburello d’oro che verrà definitivamente assegnato alla squadra che riuscirà a conquistare per due volte la vittoria del Torneo.

Nel 1971 è ancora Aldo Tommasi a vincere, ma non più con il Belladelli bensì con la formazione mantovana delle Ferriere Ongari di Marmirolo. Nella squadra, schierato come mezzovolo, troviamo un giocatore di grande talento che legherà il proprio nome al gioco del tamburello degli anni Settanta e Ottanta: Renzo Tommasi.

Doppia affermazione, negli anni 1972 e 1973, per la squadra dello SVAB di Castell’Alfero che annovera tra le proprie fila Aldo “Cerot” Marello, giocatore capace di attirare la simpatia del pubblico per il suo gioco regolare ed intelligente unitamente ad una cordialità difficilmente riscontrabile in altri campioni. La doppia vittoria della squadra astigiana equivale all’assegnazione definitiva del Tamburello d’Oro.

L’edizione 1974 è, finalmente, l’anno dell’Enal Ovada che iscrive per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. E’ un vero trionfo, con i giocatori portati in spalla dai tifosi che hanno invaso il terreno di gioco appena conclusa la gara. Il successo ovadese è però frutto di giocatori provenienti da fuori città quali Tezza, Tretter, Damoli, Perina, Renzi e Riva, e se ciò non sminuisce l’impresa della società ovadese, è estremamente significativa sulla differenza che vi era tra i giocatori locali e quelli scesi in campo. Nella partita di finale l’Ovada ha la meglio solo dopo i trampolini di spareggio di un agguerrito Basaluzzo capitanato da “Mara”. 

Nel 1975 il trofeo “Città di Ovada” torna in Veneto grazie alla vittoria del Lonardi San Floriano (VR) che ha il merito di schierare tra le proprie fila Renzo Tommasi unitamente a Lino Riolfi, Recagni, Adolfo Riolfi e Ballarini. E’ questa una compagine che per alcuni anni rimarrà ai massimi vertici del tamburello nazionale. 

La seconda squadra ad aggiudicarsi definitivamente il Tamburello d’Oro è l’Enal Ovada che riesce nell’impresa grazie al successo ottenuto nell’edizione 1976. E’ quella ovadese una squadra assai forte che lotta anche per il titolo nazionale senza, tuttavia, avere molta fortuna. Alla guida della compagine troviamo Policante e Marello, che già nelle edizioni ’72 e ’73 si era imposto con il Castell’Alfero. Gli altri componenti della squadra vincitrice sono Chiesa, Casalone, Grigoli e l’ovadese Baiardi.

Una gradita sorpresa giunge nell’edizione del 1977, quando ad aggiudicarsi il torneo è la compagine della Pro Loco Cremolino. Non era certo una squadra che poteva avere i favori dei pronostici, ma bisogna riconoscere ai vincitori di aver disputato un torneo davvero superlativo e quindi la vittoria è stata più che mai meritata. Punto di forza della formazione del Cremolino è Malpetti ben assecondato da Paolo Scattolini, Negro, Pareto e da Marostica e Barisione, due giocatori del vivaio di Cremolino e Ovada. 

Nel 1978 seconda affermazione, e conseguente aggiudicazione definitiva del Tamburello d’Oro, del Lonardi San Floriano che in pratica schiera, salvo l’inserimento di Fedrigo al posto di Adolfo Riolfi, la stessa formazione che si era imposta nel 1975. Ancora una volta, trascinatore della squadra è Renzo Tommasi, il quale, con le sue pregevoli giocate, diventa un beniamino dello sportivissimo e numerosissimo pubblico ovadese.

Il decennale del torneo corrisponde ad un anno indimenticabile per il tamburello ovadese. Nel 1979, infatti, il Circolo Ricreativo di Ovada riesce nell’impresa di aggiudicarsi il Tricolore e, come se ciò non bastasse, fa suo anche il torneo “Città di Ovada”. Una vera apoteosi per i campioni dell’Ovada che corrispondono a Aldo Marello, Franco Capusso, Giuseppe Bonanate, Piero Chiesa, Ettore Scattolini ed Enrico Arata. Alla guida della società ovadese troviamo Antonio Grillo in qualità di Presidente e Luigi Malaspina come Direttore Tecnico.

Nel 1980 l’Ovada non riesce a ripetere i brillanti risultati della precedente stagione e il Torneo viene vinto dal Maria Pia di Bussolengo (VR). La squadra veneta annovera tra le proprie fila Renzo Tommasi che raggiunge così la quarta affermazione personale, raggiungendo in graduatoria l’altro campione che corrisponde al nome di Aldo Marello. 

Ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del 1981 è la formazione mantovana delle Ferriere Ongari di Marmirolo nelle cui fila militano Marcazzan e l’ex ovadese Bonanate. Il torneo ha sempre una buona riuscita, anche se ormai non si registrano più i tutto esaurito degli anni precedenti.

In pratica ”L’Agosto Tamburellistico Ovadese” con l’edizione del 1981 vede chiudersi il ciclo che tanto successo ha ottenuto nel corso di dodici anni.

Con una formula diversa e giocando anche con il muro di appoggio proseguirà ancora per alcune edizioni, ma in tono decisamente minore.

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