Le formazioni di Spigno Monferrato e Santo Stefano Belbo schierate prima della partita
Gesto di fair play
Ma l'immagine simbolo della partita è quella del battitore di casa Paolo Vacchetto, soccorso a fondo campo dal suo staff e con il petto completamente fasciato. Un infortunio a inizio gara che ha condizionato la prestazione del capitano dell'Araldica Pro Spigno. Sullo 0-1 per gli ospiti, 30-40, doppio «time out»: Vacchetto accusa dolori al fianco. Il match prosegue. Robino Trattori Santo Stefano Belbo vince il gioco, fra i locali entra Giampaolo per Gonella. Vacchetto continua a battere, ma non ce la fa. Stavolta è la panchina santostefanese ad aiutare il battitore della Pro Spigno: gesto di «fair-play» del dt Flavio Dotta che mette a disposizione degli avversari il proprio «time-out» per permettere a Paolo Vacchetto di essere fasciato. La formazione di casa ci prova, 3-1, 3-2, 4-2, ma per il capitano di casa è un «calvario»: è costretto a «gettare la spugna» sul 9-3 per gli ospiti. Entra Gian Guncarn Das, ma Torino ha la partita in mano e chiude 11-3. Sarà Santo Stefano Belbo a sfidare sabato alle 20,30 a Cortemilia, Cristian Gatto e la Marchisio Nocciole Egea Cortemilia: in palio l'ultimo posto della semifinale scudetto. «Ho sentito una fitta già nel riscaldamento, pensavo non fosse grave - racconta Paolo Vacchetto - Immagino di essermi "strappato" l'addominale obliquo, ma faremo accertamenti. Purtroppo l'annata è finita per me, sono felice per la Coppa Italia vinta».
Gilberto Torino: «Mi spiace molto per quanto accaduto a Paolo. Lo sport sa essere crudele. Noi siamo stati bravi a stare campo e approfittare della situazione».