Cremolino ancora unica piemontese in serie A

Torneo a muro con nove squadre e Grazzano squadra da battere

All’alessandrina Cremolino spetterà di tenere alto l’onore del tamburello piemontese nella A open. La squadra di patron Bavazzano (da oltre trent’anni alla presidenza) sarà l’unica formazione regionale nel massimo torneo (è presente da dodici stagioni consecutive). Al momento il team ovadese ha operato un solo movimento di mercato assicurandosi il fondocampista Baggio, chiamato a sostituire Pavia (a Guidizzolo). Rivali saranno lo scudettato Castellaro di coach Mogliotti e rinforzato da Petroselli e poi Cavaion, Solferino, Sabbionara, Guidizzolo, Medole, Cavriana, Sommacampagna, le neopromosse Mezzolombardo e Bardolino e la ripescata Ciserano. Ancora due le contendenti astigiane tra le quattordici iscritte al torneo cadetto con Castell’Alfero e il rivoluzionato Cinaglio. Parla astigiano il tamburello in rosa con L’Alegra Settime che proverà a ripetere l’en-plein 2016 (dallo scudetto alla Coppa Europa). C’è poi una serie A tutta piemontese ed è quella del «muro». Tra i bastioni da cinque anni domina incontrastato il Grazzano (Asti) che punterà al dodicesimo titolo della storia nel torneo numero 42, con 9 squadre. A lanciare il guanto di sfida agli aleramici ci saranno il Montechiaro (ultimo finalista), Vignale, Moncalvo, Montemagno, Tonco, Il Torrione Portacomaro e (a completare il quadro) il ritorno delle formazioni di due piazze storiche come Castell’Alfero e Calliano, quest’ultimo dominatore dell’ultimo torneo cadetto.

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