Luca Festi fondocampista del Solferino
La sconfitta rimediata domenica pomeriggio al tie-break sul campo del Bardolino ha fatto infuriare il presidente e direttore tecnico Mario Spazzini. Una battuta d’arresto pesante per il Solferino vice campione d’Italia, ma che non compromette comunque le ambizioni della formazione collinare: restano infatti intatte le possibilità di centrare la finale della Coppa Italia del massimo campionato di tamburello, in programma domenica 28 settembre a Cavriana. Determinante però, a questo punto, diventa la sfida casalinga di domenica prossima contro l’Arcene, formazione capolista del girone A a quota 6, a +2 lunghezze sui collinari.
«Forse dopo l’amara finale di San Paolo d’Argon contro il Castellaro, che ha poi conquistato lo scudetto, siamo un po’ scarichi – ammette con lucidità Luca Festi – mezzovolo e uno dei leader del Solferino – Come nella precedente gara con il Cinaglio, anche a Bardolino non abbiamo giocato bene. I gardesani hanno meritato la vittoria con una prestazione solida e concreta». Il Solferino ha conquistato il primo set, perso il secondo e poi ceduto al tie-break contro il team di Andrea Baietta che non ha sbagliato nulla. Un copione già visto, che impone riflessioni e soprattutto un cambio di rotta. «Dobbiamo ritrovare la forza mentale per affrontare al meglio la gara con l’Arcene – prosegue Festi – . Domenica serve una vittoria piena, sia per la classifica che per il morale». La fase a gironi si chiuderà poi con l’impegno contro il Dossena, altro snodo decisivo per la qualificazione. «Sarà fondamentale prepararci al meglio in questa settimana – conclude Festi – . Dobbiamo affrontare ogni scambio con la giusta testa e tornare a giocare come sappiamo. Superare Arcene e Dossena significherebbe non solo raggiungere la finale, ma anche ritrovare entusiasmo, fiducia e la spinta giusta per giocarci fino in fondo le nostre carte».