Chi sale chi scende 2025: 5.a giornata

SERIE A 

CHI SALE 

ARCENE. Fa suo il derby orobico con un’ottima prestazione. Il bilancio di questa prima parte di campionato è cinque gare e cinque vittorie. L’unica compagine, capace fino ad oggi di tenere il passo dei campioni d’
Italia del Solferino e domenica prossima arriva la gara di cartello che stabilirà chi andrà solitario in vetta alla classifica. I ragazzi di Gianni Maccario sicuramente ci arrivano carichi, sapendo che in questo campionato possono dire la loro e lottare fino alla fine della stagione in tutte le competizioni. 

BARDOLINO. La prestazione non sarà stata delle migliori, ma finalmente sono arrivati i primi punti stagionali che danno morale alla formazione veronese. Due punti di fondamentale importanza, ottenuti in uno scontro diretto. Adesso serve più cattiveria e costanza e punti anche in partite più impegnative, come quella di domenica prossima contro il Dossena, uscito malconcio dal derby orobico

CINAGLI0.  Per la compagine astigiana vale lo stesso discorso fatto per quella gardesana. La prestazione non sarà stata continua, ma l’unica cosa importante sabato, era muovere la classifica. Se fosse uscita senza punti da uno scontro diretto a quest’ora staremo analizzando uno scenario molto più preoccupante. Sicuramente non ha giocato tranquilla perché era una partita molto importante contro una diretta concorrente, una gara dove non doveva fallire. Ottiene il minimo, un punto, ma è un punto che fa morale per l’unica società che nel massimo campionato maschile rappresenta una provincia importante nel tamburello nazionale come quella di Asti.

 

CHI SCENDE 

DOSSENA. Perdere fa parte del gioco. E’ una frase scontata e banale. Quello che fa male è come è arrivata la sconfitta. Tre giochi nel primo set e poi la resa totale. Nel secondo set non conquista nemmeno un gioco. Vanno male i quaranta pari, dove Federico Pastrone e compagni si dimostrano più lucidi, ma vedere zero nei giochi fatti in un set per i giocatori che ha in organico fa male. E’un team dove giocano Manuel Beltrami, Davide Gozzellino, Massimo Teli e dove ad allenare è una direttrice tecnica quale Stefania Mogliotti che di vittorie ne sa qualcosa. Davvero difficile da spiegare anche perché veniva da una vittoria convincente sul campo del Rallo che sarà pure una matricola, ma in quella circostanza si era vista una squadra che ha giocato con grinta non dando nulla per scontato. Una giornata decisamente da dimenticare. In settimana si dovrà lavorare su quello che non ha funzionato e concentrarsi sul Bardolino, compagine più debole sicuramente ma da non sottovalutare, altrimenti ci saranno altri dispiaceri. 

 SERIE B

CHI SALE 

 VALGATARA. Dopo un avvio non facile, due punti nelle prime tre gare, frutto di una vittoria al tie break contro il Cereta, arriva la prima vittoria piena da tre punti. Passa da due a cinque punti, bottino più che raddoppiato. I cinque punti sono da valutare perché ha una gara in meno. Deve recuperare la sfida con il Palazzolo non disputata alla quarta giornata. Si giocherà giovedì 24 aprile alle ore 16:30. Ha pertanto l’occasione di fare un ulteriore passo in avanti in classifica.

FONTIGO. Stesso discorso fatto per il Valgatara in parte. Conquista la sua prima vittoria stagionale da tre punti. Fino ad oggi, ne aveva conquistati due, superando il Valle San Felice al tie break, poi sono arrivate solo sconfitte. Serviva una svolta e finalmente è arrivata. Dopo un’annata che l’ha vista salutare la serie A, ci si aspetta un’annata più positiva. 

PALAZZOLO. Fino ad oggi l’ho considerata la grande rivelazione del campionato. Va a Segno e conquista un punto contro una squadra che ha tutte le carte in regola per fare un campionato di vertice. Conquistare un punto sul campo di Segno significa che la squadra c’è. Il campionato è ancora lungo, è presto per fare proclami, ma il team veronese in questo avvio di campionato ha intrapreso la strada giusta. Deve continuare così

CHI SCENDE 

VALLE SAN FELICE. Perde in casa il derby trentino contro il Noarna. Sconfitta netta nel primo set. Nel secondo. sembra un’altra squadra. Entra in campo più decisa. Va avanti fino al quattro a zero e poi il black out. Il Noarna ritorna in parità: 4-4, 5-5. Certe occasioni non si possono gettare al vento. La gara andava chiusa prima. Alla fine ottiene un punto perché cade anche al tie break. Un bottino misero per come si era messa la sfida. Deve ringraziare il fatto che il Noarna è una matricola e che fino ad oggi sta mostrando dei limiti legati all’esperienza. Una squadra più navigata avrebbe preso i tre punti. Il derby contro il Noarna deve servire come lezione. Non si deve mai abbassare il livello di attenzione in un campionato equilibrato come lo è quello cadetto quest’anno. Questi punti persi a fine campionato possono pesare e non poco.

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