"Proviamo almeno a organizzare tornei"

Pier Carlo Cavallo (a sinistra) con Manuel Beltrami
 
LA PROPOSTA DI ALCUNI DIRIGENTI DI SOCIETA'
«C'era una volta il tamburello... si stava meglio quando si stava peggio!». La battura è di Yohan Pierron, asso francese diventato campione a Callianetto e poi scudettato a Cavaion. «La decisione della Federazione di cancellare i campionati per l'impossibilità, al momento di dare una data precisa di avvio mettendo in questo modo a rischio la regolarità nella competizione stessa - interviene il consigliere monferrino Ricky Bonando - ad oggi la direttiva prevede in tutti gli sport porte chiuse anche per gli stessi allenamenti. L'auspicio è che magari ad agosto ci possa essere un allentamento, ma ora nessuna ipotesi. Ci si può consolare con gli allenamenti ammessi seguendo i dettami del protocollo e, riconosco, che non sono di facile attuazione per il nostro sport». Tra le prescrizioni vi è il divieto che due atleti si avvicinino a meno di un metro. 
«Ci sono fasi di gioco o allenamento in cui due compagni nel recuperare una pallina possono venire a contatto. Così se vogliamo far allenare i ragazzi dobbiamo concepire sedute in maniera differente rispetto agli abituali canoni. Quindi più esercizi specifici e nessun incontro» puntualizza Bonando. 
«Allora forse meglio appendere il tamburello al chiodo, perché se le partite non si possono giocare e neppure gli allenamenti per via del potenziale rischio contatto-avvicinamento tra atleti» il commento di Bruno Ceron, tecnico del Cinaglio giovanile che più di tutti ha fatto incetta di titoli nelle ultime annate. «Non sono d'accordo all'azzeramento di tutta l'attività ma non posso che attenermi alle disposizioni federali» aggiunge Ceron. Della stessa posizione Paolo Ferrante del Piea. Pier Carlo Cavallo, ex dirigente Cerrina: «Qualora migliorasse la situazione si potrebbe organizzare qualcosa. Penso ad esempio alla C nella fase regionale che vedeva iscritte solo 5 formazioni. Iniziando a metà luglio ad ottobre sarebbe tutto finito». 
Cavallo ammette: «Sono profondamente rammaricato se penso che a redigere il protocollo Fipt abbiamo contribuito anche atleti, anche se si parla di snellire le procedure e contenere la burocrazia alla fine la cerchiamo e foraggiamo. Detto ciò mi farò promotore comunque di organizzare tornei o mini campionati nel rispetto della sicurezza»

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