5 DOMANDE 5 a Fabio Piovanelli Mister Capriano A Serie C

Capriano A Campione interprovinciale serie C BG/BS

Mister, che tipo di stagione è stata fino a questo momento?

La stagione è stata un crescendo, sia dal punto di vista prettamente tecnico che da quello delle soddisfazioni. Abbiamo iniziato la nuova stagione senza i favori del pronostico e con poca considerazione esterna relativamente alle potenzialità del gruppo, ma mi pare di poter dire che i ragazzi abbiano dato una risposta chiara, e non solo per una banale considerazione di classifica.

 Che voto darebbe alla sua esperienza da allenatore?

Per ora mi godo con soddisfazione questa prima parte della stagione, che ci ha permesso di allungare ulteriormente il piacere della sfida, e che ci stimola con dei nuovi ambiziosi traguardi. Voti  no, non voglio darne, dico solo che è stata una esperienza positiva, sicuramente per me e spero anche per i ragazzi, ma questo a prescindere da come è andata e da come potrà andare nel prosieguo. Dal punto di vista tecnico posso dire che la strada quest’anno è stata in discesa. Sono ormai cinque anni che affianco i ragazzi di questo gruppo e gran parte del lavoro si era già fatto insieme all’amico Sergio Baratti e prima ancora con il mitico Roccia (ndr. Demetrio Tinti), che mi hanno preceduto in panca, senza però dimenticare chi ha seguito la squadra quando i ragazzi erano ancora dei bambini.

 Sotto quali aspetti secondo Lei la squadra dovrebbe migliorare?

Nella consapevolezza che i risultati sono la conseguenza di un percorso, perseguito e praticato con convinzione da tutti i componenti della squadra, allenatore e componenti esterni inclusi. La vittoria in se è un mero aspetto tecnico che alla fine sorride solo ad una squadra, ma che da sola non può essere elemento di certificazione del successo di una stagione sportiva. Ci sono risultati che trascendono il semplice conteggio tecnico dei punti fatti o non fatti con relative vittorie, sconfitte, promozioni o retrocessioni. Risultati difficili da raggiungere, che si ottengono con la costanza e la convinzione di tutti, ma che alla fine danno grandissima e duratura soddisfazione.

 Come vede il futuro del tamburello bresciano e italiano in generale?

Penso che il futuro, nel Tamburello come in tutti gli altri ambiti, sportivi e non, sarà come ce lo costruiamo ora. Purtroppo per un periodo troppo lungo nella storia del nostro sport, si è trascurato lo sviluppo del settore giovanile, dando la precedenza a vittorie immediate con giocatori già di livello e questo ha portato ad un critico innalzamento dell’età dei praticanti. Da qualche anno nella provincia di Brescia, ed anche nella vicina provincia bergamasca con la quale collaboriamo nella realizzazione dei vari campionati, questa tendenza si è invertita ed ora siamo in grado di svolgere campionati giovanili a tutti i livelli, con un buon numero di squadre. Non è assolutamente facile e soprattutto non si deve mai abbassare la guardia, ma posso dire che come Comitato di Brescia ce la stiamo mettendo tutta ed i risultati già si vedono. Questa è la strada che abbiamo deciso di intraprendere e di perseguire come obiettivo primario sin dal primo momento in cui abbiamo fondato a Capriano del Colle, la USO S. Domenico Savio, e mi pare di poter dire con certezza che non ce ne possano essere altre per garantire un futuro al nostro sport.

Lo vogliamo riportare a casa lo scudetto di serie C?

Noi ci stiamo preparando….. a settembre venite a vederci, ne vedrete delle belle. Andiamo!!!

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