Il Cremolino all’andata riuscì a tenere testa alla corazzata Castellaro ma è dura ripetersi
Ultimo match pomeridiano del campionato di serie A Poi il via alle notturne, con gare in casa a Callianetto
Dopo la pesante sconfitta nell’ultimo turno con il Cavaion e il positivo match infrasettimanale di coppa, il Cremolino se la vede domani sul campo del Castellaro, capolista della serie A di tamburello.
Un appuntamento proibitivo contro una formazione in piena lotta per il titolo. «Test molto duro – commenta il presidente Claudio Bavazzano -. Speriamo di ripetere la grande prestazione dell’andata, ma non sarà facile. Nonostante il divario, nel secondo set contro il Cavaion abbiamo giocato bene. Cercheremo di ripartire da lì». Per la trasferta mantovana, il dt Antonio Surian potrebbe però lasciare a riposo il mezzo-volo Teli. «Massimo non è ancora al 100% – prosegue il patron -. È sicuramente migliorato e ha disputato le ultime due partite, ma il fisico non è del tutto a posto e tre gare in una settimana peserebbero. Forse riposerà in previsione delle giornate successive, che sono più abbordabili».
Quello di Castellaro sarà l’ultimo match pomeridiano (inizio alle 16). «Dalla prossima settimana giocheremo in notturna, disputando a Callianetto le sfide casalinghe - puntualizza Bavazzano -. Poi, ci sarà la sosta dal 20 luglio al primo settembre. Una pausa troppo lunga, che rischia di penalizzare le tante squadre che non si qualificheranno alle final-four di Coppa Italia». Un trofeo al quale gli ovadesi, memori della semifinale conquistata lo scorso anno, tengono molto. «Mercoledì abbiamo superato il Guidizzolo in quella che è stata una partita abbastanza brutta per entrambe – chiosa Bavazzano -. Nel primo set ci siamo complicati la vita, mentre nel secondo non c’è stata storia. Abbiamo però portato a caso tre punti importanti che ci permettono di giocarci tutto ad Arcene il 3 luglio. Chi vince, passa il turno».
Prima di allora, Merlone e compagni dovranno però pensare solo a un campionato che li vede al quinto posto a quota 18 al pari del Sabbionara e a tre lunghezze di ritardo dallo stesso Arcene. Le tre davanti restano irraggiungibili, ma sognare un piazzamento di rilievo non è impossibile.