Lo scudetto del Muro ritorna a Grazzano. Una stagione impeccabile

IMMAGINE NON CARICATA PER PROBLEMA TECNICO

La gioia dei neo campioni del Grazzano. L’ultimo titolo era stato vinto nel 2019 (fotoservizio di Pier Giuseppe Bollo)

Il Grazzano batte il Vignale 19-11 nella finalissima di Calliano davanti a un migliaio di spettatori e con la diretta Facebook de Il Tambass con 9mila visualizzazioni, compresi i moncalvesi in vacanza a Varna. È quasi mezzanotte quando Vittorio Fracchia, accompagnato da un’ovazione, mette il trofeo in dimora al Circolo dei Combattenti al termine di una cena improvvisata accompagnata da champagne d’annata. Una finale intensa seppure non bellissima vista la posta in palio e, come si diceva alla vigilia, l’importante era cominciare bene cosa che riesce al Grazzano dopo il commovente discorso di Fulvio Natta; importante la vittoria della monetina per partire alla battuta andando avanti 4-1 e riuscendo a conquistare due giochi nei primi 4 trampolini. Il Vignale, conquistando i primi tre 40 pari, resta in scia fino al 9-7. Il Grazzano sfrutta a dovere i cambi di ruolo tra Fracchia e Volpe chiudendo i punti decisivi grazie a Mattia Musso, determinato con occhi di tigre; sul 14-10 qualche retro-pensiero alla finale dell’anno scorso, ma ormai il Grazzano è lanciatissimo verso il successo lasciando solo più gioco ai campioni uscenti. A fare la differenza la migliore condizione atletica e una condotta accorta della gara. Il Vignale diretto da Renzo Morando non ha lasciato nulla di intentato provando l’inversione di ruoli tra Tibaldero e Valle. Migliore in campo Maurizio Marletto, arrivato a Grazzano nel 2017 per una felice intuizione di Bruno Porrato. Il prossimo anno si ritira e arriva la gratitudine della società per la leadership impeccabile e per l’etica del lavoro che ne hanno fatto un modello da seguire.

Tante belle storie in questo successo, con Fracchia che finalmente si aggiudica la sfida con l’amico-rivale Samuel Valle, la consacrazione di Elia Volpe sotto gli occhi di Abramo Spinella da La Spezia che intravedeva il suo talento quando praticava anche la pallapugno; per Musso i complimenti del presidente del Guidizzolo di open Giancarlo Grandi, per Luca Soffientino un piacere unico vincere nel paese dei suoi antenati, per Andrea Andrin è il settimo scudetto, il primo invece per Fausto Sappa uomo squadra fondamentale dietro le quinte; si è fatto trovare pronto pure Emanuel Monzeglio, Pietro Giroldo ottimo supervisore. La squadra si era già messa al lavoro nel mese di gennaio agli ordini di Amedeo Gatti e questo ha dato i suoi frutti. Dal lato tecnico - rimarca Fulvio Natta - essere affiancato da personaggi come Mauro Dessimone e Raffaele Giroldo, uomini di spogliatoio e grandi motivatori, ha fatto la differenza. Per il presidente Alessandro Redoglia era già positivo essere tornati in finale dopo un paio di annate con qualche intoppo e dedica il ritrovato successo al paese che ha una capacità innata di stringersi incondizionatamente intorno alla squadra. Il vice Piero Monti, issato al cielo da tutta la squadra dopo le premiazioni, ricorda la vicinanza di Alfio Orecchia e di tutte le persone che hanno dedicato risorse e tempo alla causa, senza dimenticare di informare i tantissimi sostenitori sparsi per il mondo di una tifoseria unica, in maggioranza anche in piazza del palio per non fare mancare il suo sostegno caloroso.

In casa Vignale non si fanno drammi: non partendo con i favori del pronostico, la squadra ha fatto la sua onesta partita, forse ci aspettava più continuità da Luca Tibaldero ma va messa in conto la qualità degli avversari. Concorda Samuel Valle: «Abbiamo provato a tenere testa, ma loro hanno giocato nel complesso meglio meritandosi lo scudetto. Un po’ di rammarico per l’unico momento in cui si poteva raggiungerli, ma siamo stati penalizzati da alcune scelte arbitrali. A volte, come lo scorso anno, le partite ti regalano qualcosa quando avevi praticamente perso, mentre altre non cambiano l’inerzia e non resta che fare i complimenti agli avversari». Sono stati tre anni splendidi a Vignale con la conquista di due scudetti e una finale, per un bilancio ampiamente positivo. 

GRAZZANO - VIGNALE MAZZETTI D’ALTAVILLA 19-11
GRAZZANO: Maurizio Marletto, Vittorio Fracchia, Elia Volpe, Mattia Musso, Luca Soffientino. D.t. Fabiano Penna, Fulvio Natta.
VIGNALE: Guglielmo Ulla, Samuel Valle, Luca Tibaldero, Davide Tibaldero, Nicolas Accomasso
arbitro Fulvio Cataldo con Mario Macchia e Sergio Garetto. D.t. Renzo Morando.
Durata: 3 ore e 15 minuti
(2-1, 4-2, 6-3, 8-4, 9-6, 11-7, 13-8, 14-10, 17-10, 19-11)
40 pari: 9 (5 Vignale, 4 Grazzano)

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