Tambass e balon mercoledì da leoni tra sfide e aperture

 
Lo staff federale: Roberto Gino, Roberto Caranzano, Gianni Maccario, il presidente Fipt Edo Facchetti, Alessandra De Vincenzi e Mimmo Basso
Avviso ai lettori. In questo pezzo non troveranno tutti i risultati di quello che è stato finalmente una sorta di «mercoledì da leoni» degli sferisteri (il primo con il pubblico) dopo un anno e oltre di dolorosa pausa-spettatori per pandemia.
Andando un po' a «random» si può ricordare come nel balon serie A l'Araldica di Cristian Gatto torni a casa sconfitta ma a testa alta dallo sferisterio langhetto di Dutto (9-7: nonostante un bell'avvio dei castagnolesi) e che nel tambass a muro il Montemagno stradomini il big match dell'esordio con il Montechiaro: 19-8. Per il resto dei risultati - gli appassionati lo sanno - basta cliccare sui vari siti: dallo «Sferisterio» (pallapugno) agli «Amici del tamburello»con la sempre efficace diretta da Montemagno di Luigi Musso per sapere «tutto». Ormai va così: la tecnologia supporta gli inguaribili «affamati» di risultati e quindi limitarsi solo a commenti tecnici non ha più (giornalisticamente ) ragioni fondate per esistere. Invece conta ancora la ragione del cuore: perchè la serata di martedì, a Portacomaro (azienda agrituristica «Terra d'Origine» dei fratelli Durando) per presentare il torneo a muro - che sarebbe cominciato appunto ieri - va portata a esempio. Non solo perchè c'erano molti di quelli che «contano» a testimoniare l'importanzadell'evento: dall'assessore regionale ed ex sindaco di Canelli Marco Gabusi, al sindaco di Casale Federico Riboldi, all'applauditissimo presidente della Federtamburello, il bresciano Edoardo Facchetti e signora (poi ospitati nella foresteria del prestigiosissimo Golf club Margara di Fubine da Giulio Griffi, patron del Montemagno e anche guru del golf nazionale e internazionale), a Lavinia Saracco (Coni) e Francesca Varca (vicepresidente della Provincia) e tanti altri. Ci scusiamo con i non citati: ma l'elenco sarebbe lunghissimo. Bella e snella la presentazione, con la gran regia di Ivo Anselmo; affascinante il video sul «muro» realizzato da Luca Zanotti di Gabiano. E con giocatori, presidenti, tecnici delle squadre veri protagonisti. Ma c'è un trait-d'union che fa da collante all'ideale viaggio tra balon e tambass. In questo agriturismo che commuove per la bellezza di un panorama intagliato sul Monviso, c'è l'impronta del padrone di casa: Francesco Durando, che fu negli anni giovanili battitore di tambass finissimo, esile e contorto come un tronco d'ulivo. E che coltiva da sempre, tra le vigne di un imperdibile Grignolino, la passione per gli sferisteri. Quando può cerca «rifugio» anche nel balòn, in paesi di Langa dove il tempo sembra essersi fermato. Conosce come pochi la storia e i personaggi dei «giochi di terra e di terre». In fondo è lui, Francesco Durando, il vero campione di queste giornate. Con la sua passione ha unito in una sera i due mondi. Che dio ci conservi a lungo personaggi così. 

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