Vignale - Montemagno 16-9

SARA' IL VIGNALE A SFIDARE DOMENICA IL GRAZZANO IN FINALE

MONTEMAGNO - VIGNALE 9-16

MONTEMAGNO: Alberto BOTTEON, Emanuele STRACUZZI, Matteo BERTONE, Massimo SAVIO (Riccardo MOLINO dal 2-8). N.e Luca SOFFIENTINO D.t. Paolo MONACA, Giulio GRIFFI

VIGNALE: Simone MASCHIO, Elia VOLPE, Emanuele LA ROSA (Luca TIBALDERO dal 11-7), Andrea CARRETTO. N.e.  Stefano SCIFO. D.t. Fabio ZAIO, Fabrizio DESSIMONE

Arbitro Claudio GUELFO con Filippo CARLEVARO ed Alice ARTUFFO

inizia Montemagno in battuta (1-2, 2-4, 2-7, 3-9, 5-10, 7-11, 7-14, 9-12, 9-15, 6-16)

40 pari: 4 (3 per Vignale e 1 per Montemagno)

Il Vignale si conferma bello di notte e ben attrezzato nel gioco a quattro ad esaltare le giocate di Maschio e Volpe in grande spolvero. Dopo il botto con Casa Paletti superato pure l'ostacolo Montemagno presentatosi dismesso dopo le delusioni con annesse polemiche della finale scudetto e con le squadre nuove già fatte che hanno distratto anche altre compagini sulla carta blasonate. Il Vignale campione uscente e finalista al Beretta nel 2017 sfiderà domenica alle 16 in finale il Grazzano lanciato verso il triplete a digiuno della coccarda dal 2016 quando a Tonco s'impose sui locali di Marletto e Maschio. Il Montemagno alla finestra attende in caso di vittoria del Grazzano di prolungate la stagione con la Supercoppa in programma a Montechiaro domenica 15 settembre.

Due modelli organizzativi agli antipodi a confronto, la professionalità ed ambizione grazzanese e la concezione romantica vignalese con convivialità e fattore umano. Dal prossimo anno con l'avvento di Samuel Valle grazie ai grandi sforzi di Morrone e Francia si cercherà di imitare i rivali per un duello che infiammerà i tifosi.

Nell'immediato i gialloneri si esaltano nel gioco a quattro e cercheranno di vendere cara la pelle a Marletto in odore di successo casalingo. Sarà un finale per nulla scontata anche se il favorito Grazzano è in bolla.

Partita sulla falsariga delle precedenti. Una squadra inizia meglio (il Vignale) e l'altra (il Montemagno) prima stenta a carburare andando sotto 9-2 per poi riportarsi sotto 11-7  e 12-9 per poi subire l'affondo finale di un Vignale che ha ben meritato il successo. Decisivi anche ieri i cambi: solita staffetta tra un generoso La Rosa e Tibaldero in condizioni fisiche precarie e mentali particolari, reduce dal rosario del nonno che gli ha trasmesso la passione per il tambass e l'amore per l'agricoltura, dopo primi colpi a salve ha fatto la differenza. Il Montemagno sotto 8-2 aveva spostato Bertone a muro in prima linea ed avvicendato Savio con un Molino acciaccato da non potersi esprimere al meglio nonostante una grinta da vendere.

Sfuggite ulteriori sfumature per la presenza sugli spalti di Franco Binello, gli amici di Rocca, Luciano Trerè (ormai consueta la spola tra Faenza e Monferrato), Corrado Soffientino, Cecco Marengo ad allietare la tenzone in uno spassosissimo dibattito antropologico su tambass, territorio tra miti e realtà.

L'ambiente di Coppa Italia con un agonismo meno esasperato del campionato con le invitanti tavolate a bordo campo ha fatto fare le ore piccole a protagonisti delle varie squadre a dissertare sul futuro della disciplina.

Coppa Italia a Tonco sul cui successo non vi erano dubbi visto i precedenti ha riempito d'orgoglio gli organizzatori per le iniziative collaterali visto che a  precedere ognuno dei quattro incontri serali si sono tenute cinque mini gare riservate alle giovani promesse del tamburello.

Si sono affrontati gli under 10 di Casa Paletti, Il Torrione Portacomaro, Murisengo e Castell'Alfero, gli under 12 di Monale, Montechiaro e Chiusano con il gran finale di un torneo alla baraonda. Alla fine merenda per tutti, un grande sforzo organizzativo a gettare le basi per il tamburello del futuro in un paese in fermento in cui molti ragazzini/e si sono innamorati del tamburello giocato tanto da seguirlo pure in trasferta e contagiare pure le mamme che han dato vita ad una sfida particolare molto divertente.

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