Intervista a Germana Baldo

La fuoriclasse di Aldeno Germana Baldo regina del tamburello

In Trentino, il tamburello è praticato anche a livello femminile. Le atlete di classe non mancano, come dimostra il fatto che la nazionale italiana in dicembre a Rovereto ha vinto il campionato mondiale nella specialità indoor con tre giocatrici trentine in campo: Beatrice e Chiara Zeni e Germana Baldo. Con quest'ultima, abbiamo avuto modo di scambiare alcune riflessioni. Per prima cosa chiediamo a Germana, come è nata la sua passione per il tamburello e lei ci risponde quanto segue. “ La mia passione, si può dire che c'è quasi da sempre, sin da piccola. Questa mi è stata tramandata da mio padre, giocatore e dirigente della società Aldeno negli anni 90. Ricordo con immenso piacere le sfide tra amici e parenti sui prati e nel lontano 1988-89 la prima gara con i giochi della Gioventù a Mezzolombardo. Da li in avanti sono stata inserita nella squadra femminile di pulcini e ho intrapreso la mia carriera, prima con i settori giovanili fino ai massimi livelli agonistici”. Germana non ha dei giocatori a cui si ispira. La giocatrice di Aldeno, tuttavia dovendo fare dei nomi vede i suoi idoli in due tennisti: Rafael Nadal e Roger Federer. Di Nadal, “mi piace la grinta, la potenza e la determinazione, di Federer ammiro l'audacia, la correttezza, l 'equilibrio e la perfezione in ogni situazione. Come tutti gli atleti di lungo corso, Germana ha avuto delle grandi soddisfazioni e anche delle delusioni. “Le soddisfazioni che mi ha dato il tamburello ci dice l'ex giocatrice del Sabbionara sono tante.” Ogni vittoria, ogni conquista e ogni ostacolo superato sono delle vittorie. Ricordo in modo speciale con viva e vibrante soddisfazione il primo mondiale indoor vinto nel 2013 a Mantova a soli quattro mesi di distanza da un intervento al legamento crociato anteriore. Ho dato tutta me stessa per poter partecipare al mondiale e alla fine sono stata ripagata con una soddisfazione immensa. Ci sono state anche delle sconfitte, delle delusioni, non lo nego, ma nello sport, tutto serve per migliorarsi. Il grande dolore della mia vita, paradossalmente è stato nel 2000, dopo la mia prima convocazione in nazionale in Francia quando sono dovuta rientrare perchè è venuto a mancare mio padre. Germana parlando del suo futuro ci dice anche quali sono i suoi obiettivi per il 2020. “Quest'anno avrei dovuto iniziare una nuova sfida giocando a Segno, con delle ragazze giovani che l'anno scorso hanno vinto il campionato di serie B. Ho accettato molto volentieri la proposta che mi ha fatto la società del Segno. Dovrò cercare di dare il mio contributo affiancando in panchina il direttore tecnico Mauro Magnani per far crescere delle atlete valide di grandi qualità. Con la mia esperienza voglio dare il mio contributo per farle crescere e affrontare al meglio la serie A. Oltre al tamburello Germana ha praticato anche tennis e corsi di equitazione. Tutti ci auguriamo di vedere presto Germana e tutti gli sportivi in campo, perchè questo vorrebbe dire fine del Corona Virus, una pandemia che ha causato tantissimi morti e messo l'Italia in recessione.

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